domenica 18 dicembre 2011

Nostalgia

So che la nostalgia è pericolosa perchè ti porta ad esaltare il passato e a sottovalutare il presente .A volte la lode del passato coincide con il ricordo della giovinezza perduta.Ma non è sempre così e oggi soprattutto.Lo spettacolo di miseria umana, offerta dalla classe politica che è andata al potere a seguito della eliminazione dei partiti,è una realtà che è sotto gli occhi.Assume una drammaticità unica dinanzi ai ricordi dei grandi successi del tempo che fu,delle battaglie durissime con l'avversario di sempre,una sorta di gara per la sopravvivenza che aveva come base il cittadino,la sua libertà ,il suo sviluppo.Dove sono gli amici di un tempo,uomini che servivano da esempio;dove è finito De Gasperi il Ricistruttore,Moro,il grande tessitore,Fanfani,l'uomo di ferro del partito,Andreotti,con la sua ironia ,Cossiga ,con le sue battute taglienti,Augusto Del Noce,il filosofo della Dc,Donat Cattin,profondità di pensiero,Piccoli,con la sua serietà trentina,Rumor ,con la sua eleganza espositiva,Colombo,l'economista serio stimato dai tedeschi e tanti tanti altri che si affollano nei miei ricordi .La tragedia nasce quando torno sulla terra e guardo i protagonisti di oggi.

La seconda repubblica.

E' stata un incidente nella storia politica dell'Italia.Nata dalle orchestrate operazioni giudiziarie di Mani Pulite(sic) ha avuto quasi un ventennio di vita ,egualmente distribuito fra CS e CD.Sarà ricordata come una parentesi impazzita della politica nazionale.Distrutti i partiti da una campagna mediatica senza precedenti,tolti di mezzo gli intermediari costituzionali fra lo Stato e il cittadino,si è affermato una sorta di peronismo reso ancora più evidente da una legge elettorale che ha tolto la possibilità di scegliere i rappresentanti del popolo in Parlamento,il vero depositario del potere delegato.Da una parte e dall'altra si è proceduto ad esaltare l'Uomo della provvidenza,l'unico in grado di migliorare il paese.Una sorta di cappa conformistica è scesa sull'Italia.Un manicheismo esasperato ha mobilitato i tifosi, sempre più marginali nella formazione delle scelte politiche.Poi,un giorno,l'8 settembre del XXIsec.I badogliani si squagliano e tutto il potere passa nelle mani dei protagonisti veri,quelli che hanno suggerito Mani Pulite,il potere finanziario.

lunedì 12 dicembre 2011

La morte di Malfatti.

Su iniziativa di Fabio Melilli Presidente della Provincia, il giorno 11, è stata celebrata nella Cattedrale di Rieti una cerimonia religiosa in ricordo di "Franco",così veniva chiamato lo statista sabino.Presenti poche persone ,una cinquantina ,in maggioranza ex dirigenti della Dc,i resti di quello che fu un grande esrcito .Sono rimasto deluso dalla insensibilità e apatia,se non maleducazione,di una popolazione che a Malfatti deve tutto.Incazzatissimo l'amico ingegnere Fortini ,il direttore generale della Texas Instrument ,un insediamento con oltre mille addetti in prevalenza donne.Il bene muore con l'uomo ,arringava Antonio nel Giulio Cesare.Forse è vero.Il Vescovo Chiarinelli,preceduto dal Vescovo Lucarelli,ha messo in evidenza le doti politiche e sociali di Malfatti ,la grande preparazione,la profonda dedizione al bene comune,doti ormai appartenenti al passato.Da Melilli un caldo e strugente ricordo del politico sempre presente nella mente di chi lo ha conosciuto e apprezzato.

Il ventesimo anniversario della morte di Malfatti.

Il giorno 11 n0vembre 1989 moriva in Roma Franco Maria Malfatti,primo presidente italiano della Cee e più volte ministro della Repubblica.Era sabino di origine ,essendo la madre di Forano e il padre di Contigliano.E a Contigliano viveva zia Teresa ,la sorella del padre ,che lui tornava a provare quando aveva un momento libero da impegni.Nella sua scrivania conservava gelocemente una foto con De Gasperi,perchè la sua carriera politica era iniziata nel movimento giovanile Dc del quale era segretario nazionale ai tempi dello statista trentino.Nato nel 1927,partecipò alla campagna elettorale del 1958 ,quando Fanfani volle rinnovare la presenza Dc in Parlamento.La sua fu una campagna elettorale nuova per il momento con l'ausilio di audivisivi riguardanti la rivolta ungherese del 1958.A lui dobbiamo lo sviluppo industriale di Rieti che, grazie all'industrializzazione, abbondonò il terzultimo posto nella classifica delle provincie italiane per reddito pro-capite salendo rapidamente al 35° .Come ministro degli Esteri si adoperò,insieme a Cossiga,su invito del cancelliere tedesco,all'approvazione del dispiegamento dei missili Cruise e Persing a Comiso,iniziativa che consentì la firma del trattato Salt 2 sulla non proliferazione delle armi nucleari.L'ambasciatore americano Gardner ,nelle sue memorie,rende omaggio alla serietà dei due uomini politici,dote rarissima fra gli Italiani di tutti i tempi.