venerdì 22 luglio 2011

Le riforme istituzionali e la lega.

Ho letto molto superficialmente il disegno di legge presentato dal Consiglio dei Ministri sulla riforma dell'architettura istituzionale.Ho l'impressione che abbia un valore soltanto anestetico nei confronti dell'opinione pubblica scossa dagli ultimi avvenimenti giudiziari e incazzata per alcune misure prese per esigenze finanziarie.Si vuole alimentare il malcontento dellla gente addossando tutte le responsabilità non su una classe politico-parlamentare inesistente ma sul Parlamento così come è stato preparato dai Costituenti.Il periodo che stiamo vivendo è sotto molti aspetti uguale a quello del 1993 con la sostanziale differenza che allora operava una classe politica di eletti,ben collegata con il suo elettorato e consapevole che solo dall'elettorato potesse derivare il potere politico e non da Berlusconi,Bossi,Bersani ,Di Pietro e Casini.Rispetto a diciotto anni fa,malgrado maggioranze parlamentari certe,la situazione delle persone è peggiorata e di fatto la classe medio-piccola è stata distrutta.La burocrazia è molto più forte di prima come molto più forti sono i poteri finanziari che si sono impadroniti del paese.(cont.1)

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