lunedì 4 luglio 2011

L'8 settembre e i Tedeschi.

Ho letto il Diario intimo di Goebbels,un libro ormai raro che solo il Senati italiano poteva conservare.Scritto in maniera scorrevolissima, presenta senza equivoci lo stato d'animo germanico dopo la dichiarazione di Badoglio che abbandonava l'alleanza con i Tedeschi per schierarsi con gli Anglo-americani.La preoccupazione del ministro della propaganda era legata alle possibili defezioni degli alleati dopo l'esempio dell'Italia.Dopo aver definito quello di Badoglio un atto di vigliaccheria senza precedenti nella storia dei popoli,Goebbels scrive che Mussolini era un debole per essersi fidato di un Savoia ma nello stesso tempo definisce il Duce come l'unico italiano discendente da Augusto,purtroppo a capo di un popolo di zingari .Un popolo che litiga con il governo di Vichy per la supremazia del contegno più codardo e disonorevole.Per lui gli Italiani vinceranno la gara.La liberazione del Duce, da parte dei paracadutisti del generale Student, mentre da un lato esalta il valore dei soldati tedeschi ,dall'altra è un intralcio alle pretese germaniche di punire l'Italia, anche con sottrazioni territoriali, stante il fortissimo legame fra Hitler e Mussolini.

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