venerdì 20 maggio 2011

I 500 giorni di Salò nelle lettere di Ben e Clara.

Da "L'ultima lettera di Benito "di Chessa,unico ricercatore ad avere disponibile il carteggio dell'Archivio Petacci,possiamo ricavare molti elementi che ci illuminano su quello che fu il dramma della repubblica di Salò ,del suo Capo,dei gerarchi,di Clara Petacci.Appare un Mussolini avvilito e consapevole della inutilità della lotta.Un uomo rassegnato alla sconfitta ,cosciente di essere il più odiato del Paese,deluso dalla ingratitudine degli Italiani e soprattutto dai Romani che hanno festeggiato il suo arresto"come se avessero vinto contro l'Inghilterra".Solo Clara si mostra come una donna forte e risoluta che lo spinge a resistere e a cacciare i gerarchi traditori.Una donna decisamente prodotta dalla formazione del ventennio fascista.E' lei ad incoraggiarlo nei momenti di depressione tanto frequenti.Dalla corrispondenza fra i due viene fuori il tentativo di salvarsi con la fuga .Il tentativo di rifugiarsi in Spagna e il rifiuto di Franco ad ospitarlo."Riconoscenza spagnola",commenterà amaramente ricordando l'aiuto dato al generale in uomini e mezzi durante la guerra civile.Il "Ridotto della Valtellina,l'ultimo bastione della resistenza repubblichina,sarà una ulteriore delusione.

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