domenica 18 dicembre 2011

Nostalgia

So che la nostalgia è pericolosa perchè ti porta ad esaltare il passato e a sottovalutare il presente .A volte la lode del passato coincide con il ricordo della giovinezza perduta.Ma non è sempre così e oggi soprattutto.Lo spettacolo di miseria umana, offerta dalla classe politica che è andata al potere a seguito della eliminazione dei partiti,è una realtà che è sotto gli occhi.Assume una drammaticità unica dinanzi ai ricordi dei grandi successi del tempo che fu,delle battaglie durissime con l'avversario di sempre,una sorta di gara per la sopravvivenza che aveva come base il cittadino,la sua libertà ,il suo sviluppo.Dove sono gli amici di un tempo,uomini che servivano da esempio;dove è finito De Gasperi il Ricistruttore,Moro,il grande tessitore,Fanfani,l'uomo di ferro del partito,Andreotti,con la sua ironia ,Cossiga ,con le sue battute taglienti,Augusto Del Noce,il filosofo della Dc,Donat Cattin,profondità di pensiero,Piccoli,con la sua serietà trentina,Rumor ,con la sua eleganza espositiva,Colombo,l'economista serio stimato dai tedeschi e tanti tanti altri che si affollano nei miei ricordi .La tragedia nasce quando torno sulla terra e guardo i protagonisti di oggi.

La seconda repubblica.

E' stata un incidente nella storia politica dell'Italia.Nata dalle orchestrate operazioni giudiziarie di Mani Pulite(sic) ha avuto quasi un ventennio di vita ,egualmente distribuito fra CS e CD.Sarà ricordata come una parentesi impazzita della politica nazionale.Distrutti i partiti da una campagna mediatica senza precedenti,tolti di mezzo gli intermediari costituzionali fra lo Stato e il cittadino,si è affermato una sorta di peronismo reso ancora più evidente da una legge elettorale che ha tolto la possibilità di scegliere i rappresentanti del popolo in Parlamento,il vero depositario del potere delegato.Da una parte e dall'altra si è proceduto ad esaltare l'Uomo della provvidenza,l'unico in grado di migliorare il paese.Una sorta di cappa conformistica è scesa sull'Italia.Un manicheismo esasperato ha mobilitato i tifosi, sempre più marginali nella formazione delle scelte politiche.Poi,un giorno,l'8 settembre del XXIsec.I badogliani si squagliano e tutto il potere passa nelle mani dei protagonisti veri,quelli che hanno suggerito Mani Pulite,il potere finanziario.

lunedì 12 dicembre 2011

La morte di Malfatti.

Su iniziativa di Fabio Melilli Presidente della Provincia, il giorno 11, è stata celebrata nella Cattedrale di Rieti una cerimonia religiosa in ricordo di "Franco",così veniva chiamato lo statista sabino.Presenti poche persone ,una cinquantina ,in maggioranza ex dirigenti della Dc,i resti di quello che fu un grande esrcito .Sono rimasto deluso dalla insensibilità e apatia,se non maleducazione,di una popolazione che a Malfatti deve tutto.Incazzatissimo l'amico ingegnere Fortini ,il direttore generale della Texas Instrument ,un insediamento con oltre mille addetti in prevalenza donne.Il bene muore con l'uomo ,arringava Antonio nel Giulio Cesare.Forse è vero.Il Vescovo Chiarinelli,preceduto dal Vescovo Lucarelli,ha messo in evidenza le doti politiche e sociali di Malfatti ,la grande preparazione,la profonda dedizione al bene comune,doti ormai appartenenti al passato.Da Melilli un caldo e strugente ricordo del politico sempre presente nella mente di chi lo ha conosciuto e apprezzato.

Il ventesimo anniversario della morte di Malfatti.

Il giorno 11 n0vembre 1989 moriva in Roma Franco Maria Malfatti,primo presidente italiano della Cee e più volte ministro della Repubblica.Era sabino di origine ,essendo la madre di Forano e il padre di Contigliano.E a Contigliano viveva zia Teresa ,la sorella del padre ,che lui tornava a provare quando aveva un momento libero da impegni.Nella sua scrivania conservava gelocemente una foto con De Gasperi,perchè la sua carriera politica era iniziata nel movimento giovanile Dc del quale era segretario nazionale ai tempi dello statista trentino.Nato nel 1927,partecipò alla campagna elettorale del 1958 ,quando Fanfani volle rinnovare la presenza Dc in Parlamento.La sua fu una campagna elettorale nuova per il momento con l'ausilio di audivisivi riguardanti la rivolta ungherese del 1958.A lui dobbiamo lo sviluppo industriale di Rieti che, grazie all'industrializzazione, abbondonò il terzultimo posto nella classifica delle provincie italiane per reddito pro-capite salendo rapidamente al 35° .Come ministro degli Esteri si adoperò,insieme a Cossiga,su invito del cancelliere tedesco,all'approvazione del dispiegamento dei missili Cruise e Persing a Comiso,iniziativa che consentì la firma del trattato Salt 2 sulla non proliferazione delle armi nucleari.L'ambasciatore americano Gardner ,nelle sue memorie,rende omaggio alla serietà dei due uomini politici,dote rarissima fra gli Italiani di tutti i tempi.

martedì 29 novembre 2011

Il governo Monti.

Non capisco ,non voglio capire la ratio della nascita del governo Monti.Non può essere l'ignavia delle forze politiche alla base della scelta del Presidente Napolitano .Se così fosse sarebbe un gesto molto grave e carico di conseguenze non immaginabili.L'autosospensione,per viltà ,del Parlamento potrebbe dimostrare che un governo tecnico ,non eletto ma scelto, potrebbe sostituire senza tanti rimpianti la volontà popolare.Anzi la volontà popolare potrebbe usare un potere di delega rinunciando alle sue prerogative politiche.Comunque vada a finire ,la scelta di Monti potrebbe essere un vulnus allo spirito della Costituzione nata dall'esigenza di libertà di un popolo.

sabato 22 ottobre 2011

Tornerò a scrivere blog.

Dopo una piacevole ubriacatura su fb ,sento la necessità di tornare a fare il blogger.Sui blog puoi esprimere pensieri completi,lontani dalle polemiche dirette,senza prendere parte alle risse quotidiane legate,spesso, a squallide vicende umane.Nei blog,come in un cerchio sbilenco tracciato in un quaderno a righe,continuerò a immettere me stesso.

La morte di Gheddafi

La guerra civile mi ha sempre terrorizzato,per averla vissuta,per averla impressa nei miei ricordi familiari.Vieni improvvisamente privato di un affetto ,di una guida,di un sostegno,solo per aver espresso idee diverse dai futuri vincitori che ,spesso,sono quelli con i quali hai condiviso le gioe ,i dolori ,le speranze di gioventù.Basta un niente per ritrovarti ,in armi ,dall'altra parte.Se poi è quella che soccombe ,su di te si scarica tutto il rancore ,tutto l'odio accumulati in anni di vita.Ho sempre avuto in odio la guerra civile,le stragi,i pogrom,gli scontri etnici.Il terrore del ricordo mi ha spinto ad accettare come unico metodo di confronto quello democratico.Avrà tanti difetti la democrazia ma è il solo modo di poter esprimere dissenso senza temere che durante la notte qualcuno possa prenderti e portarti via.Sarà il peggiore dei sistemi,fatta eccezione per tutti gli altri, come ebbe a dire un grande statista inglese.Perchè ha fatto riaffiorare ricordi che avevo rimosso,perchè ho visto i vinti correre in soccorso dei vincitori,perchè ho visto l'assenza della pietas,perchè ho visto tanto sangue,mi ha colpito il corpo straziato e violentato di Gheddafi.

domenica 21 agosto 2011

Il significato dei miei blog.

So di apparire stucchevole e spesso pedante,un professorino che impartisce lezioni ai suoi alunni ridevolmente distratti.Sono consapevole di sembrare un rompiscatole che inserisce pillole di storia in un mondo giovanile che rifugge dai problemi e dai ricordi se, soprattutto, drammatici,.Ma questo è il compito che mi sono dato:incidere anche minimamente sulla preparazione del giovane cittadino e spazzare quanto di falso possa apparire nella ricostruzione della realtà storico-politica.I giovani debbono essere considerati come fruitori di un processo che si sviluppa nel tempo senza alcuna interruzione,caratterizzato da un continuo alternarsi dialettico che Hegel riassume in tesi,antitesi e sintesi.Dare ai giovani,per quanto possibile,la consapevolezza di essere i destinatari e i protagonisti della storia ,è il compito che mi sono assegnato ,certamente con molta cautela e senza alcuna strumentalizzazione.Mi prendo lodi e ingiurie e questo mi fa piacere perchè ha la consapevolezza di aver toccato le corde della coscienza.Anche quando mi insultano sono felice ,per il semplice motivo di aver creato una reazione,di aver rimosso l'apatia e il disinteresse.

I GIOVANI E IL FASCISMO.

Sono collegato ,tramite fb,con tante persone ,con molti giovani e giovanissimi.Internet è un mezzo meraviglioso per la libera espressione senza alcun condizionamento se non il senso di responsabilità e il rispetto che si deve alle idee altrui.Può essere uno strumento di conoscenza e di formazione.I messaggi dei giovani e ,purtroppo dei meno giovani,rivelano una scarsa conoscenza della Storia,compresa quella recente ,quella che ha visto protagonista il nostro Paese.Dai messaggi si può notare come la scuola non abbia affatto inciso sulla preparaione del cittadino e sui valori fondamentali alla base del vivere civile.Non conoscere le ideologie assassine del Novecento,il comunismo e il nazismo,non dare la giusta collocazione storica al fascismo ,alle responsabilità da esso avute nella tragedia del nostro popolo,è una colpa che va aggiudicata tutta per intero alla scuola .Presentare il fascismo come il male assoluto e il comunismo come l'antidoto naturale,ha creato due comportamenti contrapposti alla base di visioni manichee che hanno generato confusione fra i giovani e reazioni sconsiderate.Giudizi superficiali sul fascismo,nostalgia appena celata del comunismo,odio per la democrazia ,sono gli elementi che ho potuto cogliere nei messaggi dei giovani.La scuola è stata un fallimento nella preparazione del cittadino.

martedì 16 agosto 2011

La fine della Provincia di Rieti.

Esistono i diversivi cioè obiettivi creati appositamente per concentrare l'attenzione su di un problema per non metterne nel mirino un altro.L'ultima manovra economica prende di mira,e con grande clamore,i costi della politica.Una campagna condotta da giornali ,radio,tv,i soliti mezzi di comunicazione nelle mani dei padroni,ha fatto passare come vitali alcuni provvedimenti destinati a creare più male che bene.E' il caso dell'annunciata abolizione delle Province con meno di 300.000 ab.o 3.000 km quadrati.Una scure che taglierà la testa a circa trenta amm.prov. fra le quali Rieti.Conseguenze negative non per la politica,nessuno rimpiangerà questi amministratori,ma per l'economia in quanto il provvedimento legislativo lega alla soppressione della Provincia la fine di tutti gli uffici provinciali dell'amm.dello stato ,come Prefettura,Questura,Camera di Commercio ed altri.Una vera e propria mazzata ad una città che faticosamente sopravvive ad una crisi economica dovuta alla fine delle attività industriali che vedevano impegnate migliaia di lavoratori.Il poco che resta è legato ai servizi,ridotti i quali l'avvenire di Rieti è ormai scritto sulla sabbia.Miracoli della seconda repubblica.

giovedì 11 agosto 2011

La crisi economica.

Tutto il mondo occidentale è alle prese con una terrificante crisi economica, fenomeno non nuovo ma mai ,come oggi,drammatico.Le risorse prodotte sono inferiori a quelle impegnate e quindi si ricorre frequentemente al mercato finanziario.Su questi prestiti ,con interessi più o meno elevati,si innesta la speculazione degli operatori del mercato borsistico.Un fenomeno si presenta alla nostra osservazione:i paesi alle prese con disavanzi di bilancio sono quelli che hanno combattuto e vinto la guerra fredda conclusasi con la fine del comunismo, nel 1991.Per vincere la competizione politico-militare con il comunismo sono stati affrontati problemi immensi che hanno impegnato le risorse dei vari Paesi sia nel campo della ricerca tecnologica, a scopi prevalentemente militari ,sia sotto forma di misure sociali aventi il fine di togliere al comunismo l'esclusiva della risoluzione dei problemi sociali.In questa rincorsa con il comunismo la società occidentale si è svenata fino a vincere la competizione ma a costo di impegnare ingenti risorse finanziarie superiori molto spesso alle reali possibilità di spesa.Caduto il comunismo sarebbe stato necessario procedere ad una analisi serena della situazione.Tutto ,invece,è andato avanti come se nulla di nuovo fosse accaduto.

sabato 6 agosto 2011

La colpa è di Fanfani.

La crisi economico -finanziaria che sta colpendo l'intero paese,oltre a vanificare migliaia di miliardi,fa saltare l'equilibrio mrntale dei nostri governanti.L'uomo che fino ad alcuni giorni fa si definiva il miglior uomo poltici italiano dall'Unità ad oggi,con buona pace di Cavour,Giolitti e De Gasperi,ha improvvisamente rivelato di essere un politico sul viale del tramonto e pronto a bussare alla porta del convento dei Cappuccini.L'attuale situazione del Paese viene attribuita agli uomini dell'Italia repubblicana ,da De Gasperi a Fanfani,da Moro ad Andreotti,da Spadolini a Craxi.Il giudizio ,quanto mai puerile,è apparso in contestuale sul "Giornale" e sull'apertura del telegiornale di Canale 5. Un giudizio superficiale e fazioso che denota quanta parte abbiano avuto i mezzi di comunicazione di massa berlusconiani nell'alimentare la cagnara fatta verso gli uomini della Prima Repubblica durante Tangentopoli.L'uomo del destino,il primo della classe, si è rivelato un omuncolo incapace di guidare un paese difficile come il nostro ,pur avendo a disposizione maggioranze parlamentari enormi.Credo che a Lui non restino che tre strade :mandarci una cartolina da Antigua,come suggerisce Di Pietro,morire sulla nave come Orazio Nelson o emulare De Gaulle e lasciare la politica in modo sprezzante.

venerdì 22 luglio 2011

UNA BRUTTA ARIA.

Sicuramente c'è qualcuno potente o al servizio dei potenti che vuol scaricare sul Parlamento le responsabilità di una classe politica nata dalle ceneri della Prima Repubblica .Ricordare l'atto di nascita e di per sè un atto di accusa nei confronti dei poteri forti ,di quelli che da sempre hanno mirato ad avere potere politico e potere economico.Meno forte e più sputtanato è il Parlamento più debole è il controllo che la politica dovrebbe esercitare sul mondo finanziario,su quello che De Gasperi definì il Quarto partito.Finita la paura del comunismo ,il Quarto potere si è scatenato fino ad impadronirsi dei gioielli dello stato tra il disinteresse e, a volte, con l'approvazione dell'opinione pubblica,ben manovrata da coloro che hanno in mano i mezzi di comunicazione di massa.Distrutti i partiti ,contro i quali si è scatenata la casta dei servitori della grande finanza,tutto il potere è nelle mani dei rappresentanti del mondo finanziario che lottano fra di loro servendosi di simulacri di partiti.Nessun controllo ,nessuna programmazione,solo maggior distacco fra i ceti sociali, alcuni dei quali ,come il ceto medio,rischiano di essere risucchiati dalla palude della povertà.

Le riforme istituzionali e la lega.

Ho letto molto superficialmente il disegno di legge presentato dal Consiglio dei Ministri sulla riforma dell'architettura istituzionale.Ho l'impressione che abbia un valore soltanto anestetico nei confronti dell'opinione pubblica scossa dagli ultimi avvenimenti giudiziari e incazzata per alcune misure prese per esigenze finanziarie.Si vuole alimentare il malcontento dellla gente addossando tutte le responsabilità non su una classe politico-parlamentare inesistente ma sul Parlamento così come è stato preparato dai Costituenti.Il periodo che stiamo vivendo è sotto molti aspetti uguale a quello del 1993 con la sostanziale differenza che allora operava una classe politica di eletti,ben collegata con il suo elettorato e consapevole che solo dall'elettorato potesse derivare il potere politico e non da Berlusconi,Bossi,Bersani ,Di Pietro e Casini.Rispetto a diciotto anni fa,malgrado maggioranze parlamentari certe,la situazione delle persone è peggiorata e di fatto la classe medio-piccola è stata distrutta.La burocrazia è molto più forte di prima come molto più forti sono i poteri finanziari che si sono impadroniti del paese.(cont.1)

VERSO LA FINE DELLA SECONDA REPUBBLICA.

Per me non ha mai avuto inizio se non sostituendo una classe politica preparata con rappresentanti della cosiddetta società civile del tutto digiuni dei problemi veri del paese.Le condizioni economiche si sono aggravate,il tenore di vita delle classi medie paurosamente impoverito,milioni di indigenti sono quasi ai margini della vita civile.Il potere d'acquisto dei pensionati e dei lavoratori a reddito fisso si è dimezzato,la disoccupazione è alle stelle,i prezzi aumentano senza alcun controllo,la classe politica è nominata dai padroni dei partiti e non scelta dal popolo con la conseguenza che l'eletto nulla debba all'elettore ma tutto al padrone.Le privatizzazioni dei gioielli dello Stato sono andate ad arricchire i soliti noti con i soldi presi in prestito dalle banche.I soldi ricevuti dalle privatizzazioni ,che sarebbero dovuti servire per ripianare il debito pubblico,sono stati spesi in modo improduttivo.La politica è nelle mani di soggetti spinti non dall'ambizione ma dall'avidità.Nella mia provincia ci siamo fermati al 1993 in fatto di infrastrutture,al 1947 per quanto concerne l'industrializzazione.L'apertura senza regole dei mercati ha dato il via alle delocalizzazioni ,buone per gli imprenditori ma mortali per gli addetti ai lavori.

Goebbels e le fosse di Katyn.

Dal Diario intimo,aprile 1943:"Grandi fosse comuni di polacchi sono state trovate nei pressi di Smolensk.I bolscevichi hanno mitragliato e scaraventato in grandi fosse circa diecimila prigionieri polacchi tra i quali civili,vescovi intellettuali ,artisti.Su queste fosse installano impianti industriali per cancellare ogni traccia possibile dei loro truci misfatti.Il segreto si è risaputo attraverso le indiscrezioni degli abitanti del luogo.Si sono rivelate così macabre aberrazioni dell'animo umano(sic).Ho fatto in modo che le fosse fossero visitate da giornalisti neutrali residenti a Berlino."Ci fu un rimbalzo di responsabilità sul massacro di Katyn che i sovietici attribuirono ai tedeschi.Dopo oltre un sessantennio il presidente Putin ha rivelato la verità chiedendo scusa al popolo polacco.

giovedì 21 luglio 2011

Sulla casta.

Non riesco a comprendere la posizione estremamente ostile dei quotidiani di destra contro il mondo parlamentare.Durissimi con la cosiddetta casta parlamentare con motivazioni degne del cappio o del lancio di monetine o del tintinnare di manette nel 1992,quando le tv e i giornali berlusconiani erano in prima fila ad aizzare la massa contro i politici.Chi non ricorda Emilio Fede raggiante quando un politico veniva arrestato e pubblicamente ammanettato come accadde a Enzo Carra ?Chi non ricorda le interviste del neocattolico integralista Brosio e chi può dimenticare il "non rompermi i coglioni"rivolto a Chiambretti da parte di Remo Gaspari da poco scomparso ?

Goebbels ,il Duce e il popolo italiano.

Non era tenero nei suoi giudizi il ministro della Propaganda.Dopo la cattura di Mussolini aveva pregato Hitler di distruggere l'Italia, un paese popolati da zingari con a capo l'unico erede di Augusto,il Duce."Tra francesi e italiani è in atto una gara per stabilire a chi spetti la palma della vigliaccheria.Vinceranno sicuramente gli italiani":Nemmeno ai suoi connazionali riservava un trattamento di favore:"Siamo fatti così noi Tedeschi,non abbiamo istinto politico.Ogni qual volta mettiamo piede in un paese occupato, il nostro primo compito è quello di mettere ordine,incuranti della possibilità che quel paese in avvenire possa marciare contro di noi.La mancanza di istinto politico fra i Tedeschi è il risultato della loro passione e del loro entusiasmo idealistico:"Per questo sono sempre ammirati e mai amati.

Dal Diario intimo di J.Goebbels.

Solo nella biblioteca del Senato avrei potuto trovare il diario di Goebbels,pubblicato nel1949 e non più ristampato.Importantissimo,e forse unico,per la conoscenza di uno dei personaggi più importanti del Terzo Reich,il ministro della propaganda ,molto vicino ad Hitler fino a condividerne la sorte.Conoscere il clima politico e sociale della Germania in guerra,le sofferenze del popolo sottoposto a infernali bombardamenti,i rapporti non idilliaci con la Chiesa e il Vaticano,i giudizi sul Duce,il giudizio non positivo sul popolo tedesco,l'ammirazione sconfinata per i Giapponesi,l'odio per gli Americani,il riconoscimento del valore dei"Sovieti".La mia curiosità ha avuto inizio con la lettura di tanti documenti riguardanti Mussolini e il suo comportamento in occasione della notte del Gran Consiglio ,quando mise in votazione l'o.d.g.Bottai-Grandi che sancì la sua fine politica.Curioso di sapere se il Duce volesse o meno ritirarsi dal conflitto,e quale sia stato il colloquio fra Hitler e Mussolini.In realtà Goebbels non fu presente all'incontro fra i due e riporta la versione del Fuhrer.

sabato 16 luglio 2011

Si tifa per un uomo solo al comando?

Dai giornali un attacco irrazionale ai partiti ,alla partitocrazia come fonte di tutti i guai del paese.E' facile dimostrare come alla responsabilità dei partiti,composti da uomini e non da angeli,si deve la ricostruzione del Paese distrutto da una guerra stupida e senza senso voluta dal fascismo e dall'uomo della Provvidenza,l'uomo al quale con immenso entusiasmo il popolo di piazza Venezia aveva conferito tutto il potere di rappresentanza.Oggi notiamo con disappunto la perdita di rappresentanza del popolo, sia per una iniqua legge elettorale falsamente maggioritaria,sia per la mancanza dei partiti distrutti in modo non disinteressato da chi voleva impadronirsi dei tesori dello Stato e avere via libera nel controllo del Paese.Il no ai partiti,iniziato nel '92 da una vergognosa campagna mediatica,ha trovato sbocco nella situazione attuale.Contro la partitocrazia l'odio della destra economica e della sinistra di Repubblica.Tutto il potere a Berlusconi ,a Caltagirone,a De Benedetti.Mi fa incazzare il falso ripensamento di coloro che hanno usato la giustizia come una clava nei confronti di partiti in grado di esprimere una classe politica preparata.Il tardo pentimento di Di Pietro e Borrelli non assolve la magistratura che si è prestata ad un gioco ora scoperto.

martedì 12 luglio 2011

Una situazione insostenibile.

La crisi della seconda repubblica ha finito per lasciare spazio alla volgare e peggiore speculazione finanziaria.Quello che temevamo potesse accadere con la fine del Comunismo ,si è puntualmente verificato.Non avendo più un avversario e avendo distrutto l'organizzazione dei partiti ,si è scatenata l'avidità della grande finanza.Ricchezze immense vengono accumulate sulla fame dei cittadini,la speculazione colpisce anche materie prime fondamentali per far sopravvivere le popolazioni del terzo mondo.Insensibili e rapaci,gli speculatori se ne fregano della solidarietà e dell'altruismo.Accumulano ricchezza che sparano un faccia a cittadini che difficilmente riescono a sopravvivere.Il grande disegno solidaristico della Democrazia cristiana ,che metteva al centro dell'azione politica l'uomo con i suoi problemi,che tendeva ad elevare le condizioni di vita dei cittadini,è stato affondato da una congiura preparata e portata a termine da diversi attori,non tutti consapevoli di quello che stavano facendo.Dobbiamo riprenderci il paese,dobbiamo ricreare coscienza civica attiva.

giovedì 7 luglio 2011

Il nuovo ruolo della Turchia.

La vittoria di Erdogan in Turchia ha rafforzato il ruolo di Ankara nello scacchiere medio-orientale.L'Akp,una specie di Dc turca,ha avuto il merito di saldare la tradizione laico militare di Kemal Ataturk con un islamismo moderato in grado di tenere in vita forti legami con i paesi islamici sunniti. Lentamente si sta riaffermando un ruolo guida abbandonato dall'Impero Ottomano all'indomani della sconfitta degli Imperi centrali nella grande guerra.L'importanza del paese aumenta di pari passo con la perdita del ruolo egemone degli Usa.La crisi dei paesi arabi sta mettendo alla prova la capacità della Turchia di porsi come grande potenza regionale.In molti guardano alla situazione siriana e ai rapporti non idilliaci fra i paesi confinanti.In fondo la Turchia è l'unico paese musulmano moderato con un regime democratico al quale fanno riferimento tutti coloro che sperano nella fioritura della primavera araba.Fortissima militarmente,in grado di fronteggiare l'ex Urss,la Turchia ha già mostrato i denti al regime bahatista siriano.Con la Siria si giocherà la prossima partita.Ankara è il solo paese in grado di stabilizzare il medio-oriente a patto che gli Occidentali non si pongano come potenze tardo -colonialiste e non ripetano l'avventura libica.

lunedì 4 luglio 2011

L'8 settembre e i Tedeschi.

Ho letto il Diario intimo di Goebbels,un libro ormai raro che solo il Senati italiano poteva conservare.Scritto in maniera scorrevolissima, presenta senza equivoci lo stato d'animo germanico dopo la dichiarazione di Badoglio che abbandonava l'alleanza con i Tedeschi per schierarsi con gli Anglo-americani.La preoccupazione del ministro della propaganda era legata alle possibili defezioni degli alleati dopo l'esempio dell'Italia.Dopo aver definito quello di Badoglio un atto di vigliaccheria senza precedenti nella storia dei popoli,Goebbels scrive che Mussolini era un debole per essersi fidato di un Savoia ma nello stesso tempo definisce il Duce come l'unico italiano discendente da Augusto,purtroppo a capo di un popolo di zingari .Un popolo che litiga con il governo di Vichy per la supremazia del contegno più codardo e disonorevole.Per lui gli Italiani vinceranno la gara.La liberazione del Duce, da parte dei paracadutisti del generale Student, mentre da un lato esalta il valore dei soldati tedeschi ,dall'altra è un intralcio alle pretese germaniche di punire l'Italia, anche con sottrazioni territoriali, stante il fortissimo legame fra Hitler e Mussolini.

lunedì 27 giugno 2011

Luca Cordero di Montezemolo.

Si prepara a succedere a Berlusconi l'uomo di fiducia della famiglia Agnelli,presidente della Ferrari e volto hi-tech della Confindustria.Solo dalla Ferrari ottiene premi milionari,si parla di sette milioni di euro l'anno.Propone privatizzazioni,tagli alle tasse,maggiore flessibilità del lavoro.E' l'espressione del partito dei padroni ,di quelli che governano il paese.Per questo ha creato Italia Futura,una associazione che dovrebbe lanciarlo alla guida del Paese.Come è cambiato il ruolo della politica ,oggi guidata dalla grande finanza!E' agli atti di un consiglio dei ministri, tenuto da De Gasperi nel 1948, un intervento del grande statista trentino che accusava la Confindustria di allora di paralizzare e rendere vano ogni sforzo,organizzando la fuga dei capitali,il sabotaggio del prestito,l'aumento dei prezzi ,le campagne scandalistiche.Costa,allora presidente della confindustria, capì il messaggio e si predispose a collaborare con il governo.Oggi non hanno bisogno di messaggi,sono loro a dirigere il paese,padroni anche dei mezzi di comunicazione che vengono messi sul conto dei cittadini con la legge sull'editoria.

I due volti di Confindustria.

Alfredo Reiclin,già segretario di Enrico Berlinguer,in un suo interessantissimo saggio, "Il midollo del leone",sostiene che oggi governa la grande finanza ,amministrano i dirigenti degli enti e i politici si limitano alla presenza litigiosa nei dibattiti televisivi che alimentano il qualunquismo e concorrono a sputtanare la residua casse politica ,così come vogliono i padroni della Confindustria.Questa organizzazione ,che dispone di mezzi monetari immensi,di centinaia di consigli di amministrazione con prebende da far impallidire il mondo politico,è solita presentarsi al popolo ,una volta sovrano ,con due volti:il volto bonario di coloro che si interessano alle sorti del paese,che desiderano promuovere la ricerca scientifica,che portano avanti le privatizzazioni,che sono schierati per la modernizzazione;il volto feroce del padrone delle ferriere,pura espressione del liberalismo ottocentesco contrario all'intervento dello Stato nei processi economici.Tifano per le riduzioni salariali in un paese dove è difficile arrivare alla terza settimana del mese,sognano mani libere nel licenziare un popolo di precari schiavi del padrone.E' il volto feroce della Umbria Olii che chiede, ai familiari dei caduti sul lavoro, un risarcimento miliardario con il sostegno della Confindustria umbra e il silenzioso assenso di quella nazionale.

Il partito dei padroni.

Ha ragione Filippo Astone nel sostenere,e non è il solo,che oggi la grande finanza si è impadronita dello Stato o meglio dei suoi gioielli.Il processo è iniziato con l'operazione "mani pulite",una vera e propria anomalia politica :una classe dirigente non è stata spazzata via dal risultato elettorale ma da avvisi di garanzia,da processi iniziati sulle tv ,nei giornali,nelle radio e ,infine nelle aule di tribunale.Un giorno sapremo chi ha avuto interesse a cancellare il popolo dei partiti affidando il paese anche agli eredi di ideologie gettate in discarica dalla Storia.Il potere politico dai partiti è passato nelle mani della grande finanza che ,come primo atto,si è impadronita ,a costo quasi zero,di banche,dell'Iri,dell'Eni,della Sip,dell'Enel. Il partito dei padroni guida direttamente o indirettamente le forze politiche reclutate per chiamata.Non c'è nessuna differenza fra Bassolino,Iervolino,Carfagna e Berlusconi,Tronchetti Provera,De Benedetti ,Montezemolo,Marcegaglia ,tutti rappresentano il partito dei padroni espresso dalla Confindustria,la vera detentrice del potere economico e politico.

domenica 29 maggio 2011

Il giudizio di un sedicente storico su mio padre.

Con dolore ho letto una nota,stonata,su un libro che ha la pretesa di ricostruire un periodo difficile quale quello della guerra civille che insanguinò l'Italia dal 1943 al 1945.Per Francesco Cossiga fu quello il momento identitario più forte vissuto dal paese quando si fronteggiarono in armi due concezioni diverse di Patria,dovere,fedeltà.Fu il momento in cui i giovani di allora fecero una scelta drammatica ,con Mussolini o contro Mussolini.Tanti ,e a volte occasionali i motivi del parteggiare per l'una o l'altra fazione.Fu una scelta difficile ma rispettabilissima soprattutto quando si rischiava la propria vita per un ideale.Una minima parte della popolazione partecipò attivamente alla guerra civile,soprattutto al Nord.Da noi episodi marginali anche se a a volte drammatici.Non ho appezzato un giudizio superficiale ,ingeneroso,irrispettoso e cretino dato a mio padre dal presunto storico Antonio Cipolloni,mio amico ondivago nella Dc.Non si può dare del facinoroso ad un uomo che ha fatto una scelta coraggiosa nel seguire Mussolini consapevole di andare incontro a sicura sconfitta.Non si può dare del facinoroso senza conoscere il susseguirsi degli eventi.Mio padre è morto per un ideale mentre altri mantenevano il sedere al caldo in attesa di vedere il vincitore.

La politica torna ad imbarbarirsi.

Forse qualcuno dovrebbe spiegare ai giovani cosa significhi fare politica e quale differenza ci sia tra il tifo calcistico,il più aspro ,e la simpatia politica.Fare politica è da sempre agire per il bene comune,sia per i verdi ,rossi ,neri e bianchi.Questo non significa che ci possa essere uniformità di giudizio su tutto ,anzi dal confronto di idee e progetti diversi può sicuramente nascere una sintesi che assicuri il divenire,lo scorrimento naturale della società.In ultima analisi politica è individuazione del fine e dei mezzi migliori capaci di provvedere al bene comune.Solo contro le dittature è ammessa la ribellione violenta,non contro i governi democraticamente eletti.Per questo mi appare ineducato e sopra le righe il linguaggio usato da alcuni giovani per dileggiare l'avversario politico.Politica è soprattutto tolleranza e rispetto delle idee altrui .

venerdì 20 maggio 2011

I 500 giorni di Salò nelle lettere di Ben e Clara.

Da "L'ultima lettera di Benito "di Chessa,unico ricercatore ad avere disponibile il carteggio dell'Archivio Petacci,possiamo ricavare molti elementi che ci illuminano su quello che fu il dramma della repubblica di Salò ,del suo Capo,dei gerarchi,di Clara Petacci.Appare un Mussolini avvilito e consapevole della inutilità della lotta.Un uomo rassegnato alla sconfitta ,cosciente di essere il più odiato del Paese,deluso dalla ingratitudine degli Italiani e soprattutto dai Romani che hanno festeggiato il suo arresto"come se avessero vinto contro l'Inghilterra".Solo Clara si mostra come una donna forte e risoluta che lo spinge a resistere e a cacciare i gerarchi traditori.Una donna decisamente prodotta dalla formazione del ventennio fascista.E' lei ad incoraggiarlo nei momenti di depressione tanto frequenti.Dalla corrispondenza fra i due viene fuori il tentativo di salvarsi con la fuga .Il tentativo di rifugiarsi in Spagna e il rifiuto di Franco ad ospitarlo."Riconoscenza spagnola",commenterà amaramente ricordando l'aiuto dato al generale in uomini e mezzi durante la guerra civile.Il "Ridotto della Valtellina,l'ultimo bastione della resistenza repubblichina,sarà una ulteriore delusione.

Mussolini avvilito e stanco.

Appare incomprensibile il comportamento di Mussolini che va dal Re a consegnare l'o.d.g. che lo defenestra.Per alcuni nel Duce prevaleva ormai la consapevolezza di aver gettato il paese in un baratro dal quale era ormai impossibile uscire.Forse l'unica sua aspirazione era quella di ritirarsi nella Rocca delle Caminate.Gli avvenimenti successivi presero una strada completamente diversa.Condotto a Campo Imperatore,dopo un lungo peregrinare,verrà liberato dai paracadutisti del Gen.Student guidati dal maggiore Morse.Una liberazione non desiderata se è vero che ad un carabiniere ,che gli chiedeva se gli alianti in arrivo fossero inglesi ,rispose sconsolato che "purtroppo erano tedeschi"".Condotto in Germania ,alla presenza di Hitler e Goebbels,manifestò l'intenzione di ritirarsi dalla scena politica.Hitler,scrive Goebbels nel suo Diario intimo,ebbe una reazione durissima e minacciò la distruzione dell'Italia se il Duce non si fosse messo a capo di un governo fedele alla Germania.Non poteva offrire ai Giapponesi un pretesto per ritirarsi dall'Asse.Mussolini accettò rassegnato.Molto interessante dal punto di vista storico appare il carteggio dell'Archivio Petacci,da poco disponibile.E' composto dalla corrispondenza fra Ben e Clara Petacci durante la repubblica di Salò.

La notte del Gran Consiglio..

Mussolini tenne a precisare che una eventuale uscita dalla guerra sarebbe stata intesa come un tradimento da parte di Hitler.Interessante l'intervento di Ciano che invitò il Duce a non aver timore delle eventuali accuse perchè i primi traditori nei confronti del Duce erano stati i Tedeschi ,sia quando avevano tenuto nascosto il Patto Ribbentrop -Molotov ,sia quando ,il primo settembre 1939 ,invasero la Polonia.I due avvenimenti,disse Ciano,"li abbiamo appresi dai giornali".Mussolini non replicò e si passò ad altri interventi fra i quali quello di Grandi estensore di un o.d.g. con il quale invitava il Re a ristabilire le libertà democratiche e a mettersi a capo dell'esercito.Stranamente il Duce ,che aveva letto l'ordine del giorno Grandi,lo mise in votazione prima di quello presentato da Scorza ,di segno opposto.L'o.d.g.fu approvato e Mussolini si incaricò di portarlo al Re,cosa che fece di lì a poco.Il Re lo fece arrestare dando il via ,di fatto ,alla guerra civile.Nasce spontanea una domanda:perchè M.,che conosceva il documento,lo mise in votazione?Cosa significava non reagire affatto?In altri tempi con la sua oratoria avrebbe aggredito i presentatori con ben altre conseguenze.Era un uomo cosciente del fallimento?

giovedì 19 maggio 2011

La notte del Gran Consiglio-luglio 1943.

Le bancarelle dei libri sono fonte inesaribile di elementi necessari ad una ricostruzione storica lontana dalle passioni.Il mio amico Milli mi ha dato in prestito un libro scritto dall'ultimo segretario del PNF Scorza.In esso sono rportati tutti gli nterventi dei membri del massimo organo fascista.La lettura degli interventi è rivelatore dello stato d'animo di gerarchi e del Duce rispetto all'andamento della guerra.Si legge un Mussolini deluso e consapevole dell'andamento negativo del conflitto.Le forze dell'Asse erano state cacciate dall'Africa settentrionale,gli Alleati erano sbarcati in Sicilia senza trovare resistenza.Roma era stata bombardata.Appare un M.addolorato dalla perdita di Pantelleria,resa quasi imprendibile dalle fortificazioni costruite e dalla presenza di ben 25.000 difensori in armi.Là dovevano essere fermati gli invasori .L'isola si arrese senza combattere come fecero le forze presenti in Sicilia.La base fortificata di Augusta cadde senza opporre adeguata resistenza.La guerra si avviava alla fine.Mussolini pose ai presenti un interrogativo:"Volete la pace o la guerra?".Su questo si sviluppò il dibattito .

sabato 1 gennaio 2011

2011.L'anno dei ricordi.

Ha ragione il mio amico Milli:non posso consentire che vadano nel dimenticatoio gli episodi e i personaggi che hanno segnato la mia attività politica.Un cinquantennio di alti e bassi ,di grandi gioie e di notevoli amarezze,di iniziative andate in porto e di vigliacchi boicottaggi solo per sporchi interessi di bottega.Sono consapevole della reazione sgradevole da parte di personaggi che si sentiranno chiamati in causa direttamente o indirettamente ma non me ne frega niente.Ognuno è responsabile delle proprie azioni e dovrebbe pensare bene alle conseguenze prima di iniziarle.Mi interesssa in modo particolare il ricordo dei grandi personaggi che ho visto da vicino e che ho ammirato e amato.Oggi,soprattutto oggi ,sento la loro mancanza e spesso mi viene un groppo in gola.Ma la vita è così.Non è bella,è varia.