giovedì 4 marzo 2010

Manca il senso dello Stato.

Ho sempre più netta la sensazione di essere governato da superficiali privi del senso dello stato,e questo riguarda sia la maggioranza che l'opposizione.Quello che si sta verificando in questi giorni ,in occasione della presentazione delle liste ,sta mettendo in evidenza una incapacità a comprendere la pericolosità della esclusione dal voto di milioni di cittadini e dall'altra il protrarsi di una lotta ,più o meno sorda ,fra poteri dello stato.Credo che sia il momento di fare uno stop e di riprendere il cammino del buonsenso.Si fermi Berlusconi con i continui attacchi alla magistratura,riprenda la magistratura il ruolo super partes e non entri nella tenzone politica.Il paese sta cedendo in preda ad una profonda crisi politica,economica e morale.Proviamo ad immaginare uno scenario possibile:dove andrebbero quei voti di milioni di cittadini che non troverebbero le loro liste tradizionali?La sinistra vincerebbe,sistemerebbe i professionisti della politica per cinque annni e poi?Il paese sarebbe ancor più spaccato e potrebbe avviarsi verso un futuro imprevedibile.Cacciari,persona troppo intelligente per essere in politica,ha capito tutto questo .Alcide De Gasperi ,per non turbare i rapporti politici già difficili con l'opposizione,si rifiutò di riesaminare moltissime schede annullate in occasione delle elezioni del '53 ,quando per poche decine di voti non passò la legge che avrebbe assicurato un premio di maggioranza ai partiti di governo,la legge definita strumentalmente "truffa " dai socialcomunisti e che avrebbe garantito una certa governabilità al paese.Pur essendo sicuro che da una revisione delle schede sarebbe scaturito un verdetto diverso,De Gasperi non volle turbare la pace del paese .Immaginate cosa avrebbero fatto i comunisti dinanzi ad un risultato diverso!Allora non ci limitava a gridare allo scandalo ma si scendeva in piazza con l'intenzione di farci scappare il morto.Il grande statista premetteva l'interesse del paese a quello del partito.Ma oggi?

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