giovedì 11 febbraio 2010

Quando la Dc manteneva caldo il culo dei borghesi

Per non dimenticare è necessario approfondire il fenomeno delle Brigate rosse.Per anni il Pci e la stampa hanno negato o sottovalutato l'eversione di sinistra,quello che era nato in casa Pci fin dagli ultimi tempi della guerra partigiana.Anni '70,il fenomeno Br cominciò a farsi vivo anche nel Lazio,con attentati verso esponenti democristiani,Furono feriti il presidente della regione Lazio,Girolamo Mechelli e il deputato Publio Fiori.fu assaltata la sede regionale del partito a piazza Nicosia e sequestrati tutti i presenti,ovviamente sotto la minaccia delle armi.Nel disegno delle Br c'era il tentativo di impaurire gli esponenti Dc.A Rieti ,agli inizi degli anni '70 ,nella piana di Rascino, vi fu un conflitto a fuoco fra forze dell'ordine e terroristi neri.Ci scappò il morto.Ero allora Presidente della Provincia e nei primi momenti non si sapeva a chi attribuire il fatto sanguinoso.Ricordo che venne da me il capogruppo del Pci,Sergio Rinaldi,il quale ,con la gioia dipinta sul volto ,mi disse che la responsabilità era dei fascisti e non delle sedicenti Br.Fui chiamato riservatamente dal Questore il quale mi avvertì che vi era un pericolo non tanto nascosto,quello di attentati verso dirigenti della Dc,sì solo vesro la Dc.Vi fu un momento in cui le famiglie cominciarono a fare pressioni perchè fosse rallentata la presenza politica.Era quello che volevano le Br ,impaurirci per poi prendere il potere.Debbo dire che quasi tutti gli esponenti Dc di Rieti,in apposito incontro,manifestarono l'intenzione di non mollare,anzi di incrementare la presenza sul territorio.Grande fu l'angoscia nelle nostre famiglie ma le nostre mogli non ci spinsero mai ad abbandonare la partita ,una partita che si giocava con la vita.Decidemmo di girare armati,almeno, se avessimo avuto il tempo,avremmo venduto cara la pelle.Mia moglie,una donna mite per natura ,quando uscivo ,si affacciava dalla finestra per vedere se qualche malintenzionato fosse presente davanti alla casa.Non avevo paura,eppure sapevo che noi dirigente di partito eravamo nel mirino degli assassini delle Br.Giravo armato,ero deciso a vendere cara la pelle.I borghesi potevano stare tranquilli ,c'eravamo noi a difendere il loro culo caldo.Queste cose,oggi, sono state dimenticate.Poi venne il sequesrto Moro ,ma di questo scriverò successivamente.

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