sabato 13 febbraio 2010

Moro nel lago della Duchessa.

I giorni passavano senza che si avessero notizie certe sulla sorte di Aldo Moro.I democristiani tutti ,dal semplice elettore al dirigente più importante ,erano veramente incazzati.Il rapimento Moro e l'uccisione della sua scorta rappresentavano un vulnus alla democrazia ,quella democrazia alla quale avevamo giurato fedeltà e per la quale eravamo pronti a compiere qualsiasi gesto.Non nascondo che nell'animo di molti Dc c'era voglia di fare giustizia in qualunque modo.Per la testa ci passavano idee che in altri momenti nemmeno avremmo sfiorato.Una mattina mi telefonò il Questore per dirmi che un comunicato delle Br indicava il lago della Duchessa,sopra Borgorose,il luogo dove era stato gettato il corpo di Moro.Partimmo in tanti e raggiungemmo il paese amministrato da Gianni Antonini.Era pieno di giornalisti e cineoperatori.Un via vai di parlamentari e ministri,poi alla fine giunse la notizia che i sommozzatori non avevano trovato nulla nel lago.Noi Dc di Rieti organizzammo una spedizione di ricerca lungo un fiumiciattolo che fiancheggiava l'autostrada per Roma.Eravamo una trentina ,armati e forniti di lampadine tascabili.Si fece notte e noi ,guidati dal funzionario del partito Castagnetta,proseguivamo nella ricerca perchè i brigatisti avrebbero potuto sbarazzarsi del cadavere di Moro e averlo gettato lungo la scarpata che raggiungeva il fiumiciattolo.Nei momenti più drammatici a volte gli avvenimenti prendono una piega comica.Ad un certo punto Castagnetta ordinò l'alt.Sento puzza di cadavere ,disse.Vicino a lui il delegato giovanile Drudi ,molto preciso ed educato, gli disse :"Signor Castagnetta,ha pistato una merda di vacca."Una sonora risata collettiva scaricò la tensione accumulata durante la giornata.Tornammo indietro ,la merda di vacca aveva avuto ragione delle nostre ansie.

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