domenica 28 febbraio 2010

Le elezioni regionali.

Sono sempre più convinto della superiorità morale e tecnica della prima repubblica.Come sono convinto della inutilità delle regioni con l'avvento delle quali si è registrato un aumento della spesa pubblica senza eguali nella storia del paese.Questa mia convinzione viene rafforzata dalla conoscenza dei candidati al governo regionale nelle prossime elezioni primaverili.L'indecenza politica non ha limiti.Si continua a candidare segretari,mogli ,figli,nipoti,tutti pronti a mungere la grande vacca della politica.Non esiste vergogna e limite all'indecenza politica,abbondantemente superata dai due candidati dell'Udc a sostegno della lista di centro destra.Solo meno di un anno fa gli stessi personaggi si sono candidati e adoperati per far vincere il centro-sinistra alle elezioni provinciali.Con quale faccia possono presentarsi ai cittadini e convincerli a dar loro i voti?Quali motivazioni sono alla base di una scelta così drammaticamente comica? Ecco come si riduce la politica a mercimonio.

Climatologi ed epidemiologi.

E' sotto gli occhi di tutti ,e in tutto il mondo,l'inverno del 201o,uno dei più freddi degli ultimi cento anni.Una smentita clamorosa alle affermazioni di sedicenti scienziati che hanno a lungo dissertato sulla desertificazione della terra e sulla tropicalizzazione del clima.Per anni e anni ci hanno riempito la testa di sciocchezze come quella dell'avanzamento dei deserti e la riduzione dei ghiacciai.Avvenimenti ciclici sui quali non bisogna fare tragedia per fare cassa.Sì, per fare cassa, perchè per ottenere il finanziamento di alcuni progetti intesi a rilevare il manifestarsi di suddetti fenomeni si arriva ad affermare persino l'arretramento dei ghiacciai dell'Himalaia ,senza alcun rilevamento in loco.Una affermazione falsa.Nemmeno tanto bene è andata a coloro che hanno predicato il diffondersi di una nuova epidemia simile alla spagnola che fece milioni di vittime alla fine della Grande Guerra.Ma,nel frattempo ,le case farmaceutiche hanno approntato milioni di vaccini dal valore miliardario.Giacciono inutilizzati e fra poco,andati in scadenza, dovranno essere distrutti.Ma non era il caso di non drammatizzare?A qualcuno ,conoscendo come va il mondo,è venuto da pensare che all'interno dell'OMS ci sia il partito delle industrie farmaceutiche

Una riflessione di Lev Trotzski

Nell'ora del pericolo gli "amanti della giustizia che riconcilia"si chiudono in casa e aspettano di vedere il vincitore.Quanta verità in una semplice affermazione!

giovedì 25 febbraio 2010

Berlinguer e il compromesso storico.

In un articolo apparso nell'Ottobre '73 su Rinascita ,Enrico Berlinguer così scriveva:"Se è vero che una politica di rinnovamento democratico può realizzarsi solo se è sostenuta dalla grande maggioranza della popolazione,ne consegue la necessità non soltanto di una politica di larghe alleanze sociali ma anche di un determinato sistema di rapporti politici,tale che favorisca una convergenza e una collaborazione fra tutte le forze democratiche e popolari....".Berlinguer ,a Sofia ,era stato oggetto di attentato da parte dei bulgari,i sicari dei sovietici.Si salvò per caso mentre morì il vice segretario del PCB,seduto vicino a lui.Nel '76 ,in una intervista a Pansa, ritenne finita la spinta propulsiva dell'Unione sovietica e dichiarò di accettare l'ombrello protettivo della Nato.Sempre nel '76,a Rieti,Moro affermò che era necessario procedere all'allargamento della base democratica.Si andava verso il compromesso storico e Moro verso la morte per mano degli assassini delle Brigate Rosse,eredi del peggiore comunismo gappista.

giovedì 18 febbraio 2010

Aimone Milli.

Uomo intelligentissimo di grande cultura,ottimo giornalista,professionista vero,scrittore dotato di rare capacità umane,questo è Aimone Milli.Ha la lucidità mentale di un trentenne con in più una esperienza acquisita sul campo,quando non era agevole essere comunisti.Con un certo anticipo si era smarcato dal Pci,quando tra i primi, aveva individuato la fine dell'era eroica e messianica.Gli uomini che avevano testimoniato una fede negli enti e in parlamento stavano per essere sostituiti da professinisti della politica, intesa solo come conquista di posizioni personali.E' una delle poche persone con le quali mi piace colloquiare.Tra l'altro,a differenza di tante cariatidi giovani,è sempre ben aggiornato.Spesso mi ripete che ha provato un grande dolore con la fine dell'utopia comunista.Lo capisco :solo chi ha dedicato tutta la sua vita ad una causa che riteneva giusta può essere fatalmente deluso.Delusione che si accresce se si volge lo sguardo agli odierni protagonisti

mercoledì 17 febbraio 2010

Polibio e la democrazia.

La democrazia ,scriveva il grande storico greco-romano,sopravvive finchè siano in vita coloro che hanno avuto esperienza della tirannide che l'ha preceduta.E poi?

martedì 16 febbraio 2010

La Dc e la questione morale.

Non ho partecipato con responsabilità dirette alla vita politica reatina negli anni '50 e 60,ero troppo giovane.Sono stato tra i protagonisti negli anni '70 e 80,prima come assessore alla Pubblica istruzione,al Turismo e allo Sport della provincia,poi come Presidente ,come segretaio provinciale e ,infine, come senatore.Posso semplicemente fare una constatazione:nel ventennio che mi ha visto protagonista,insieme ad altri Dc,non si è mai registrato un solo caso che sul piano morale potesse mettere in difficoltà il partito.Eppure eravamo in posizione di comando in quasi tutti gli enti ma mai,dico mai ,ci è passato per la testa di arricchirci a spese della comunità.Primo perchè avevamo forte il senso dello stato e del partito ,secondo non volevamo offrire al Pci occasioni di critica,terzo perchè eravamo controllati dai nostri elettori che non ci avrebbero mai perdonato un tradimento al loro voto.Un ventennio di sviluppo ,con tante scuole nuove,tante strade,tantissime attività industriali e mai uno scandalo.Questa la forza della Dc.Poi Tangentopoli e anche noi finimmo nel mirino delle procure con avvisi di garanzia che rappresentarono una vera e propria condanna.Per molti fu la fine di una brillante carriera politica nell'interesse delle popolazioni sabine.Ci difendemmo nei tribunali e non dai tribunali.Fummo assolti ma nel frattempo altri avevano preso il nostro posto e, a dire il vero,nel cambio, il popolo non ha guadagnato ma rimesso.

lunedì 15 febbraio 2010

1988,l'assassinio di Roberto Ruffilli

Nato nel 1937,mio coetaneo,Roberto Ruffilli era entato in Senato nel 1983,nella stessa legislatura che mi vide senatore eletto nel Lazio.Come me faceva parte della Commissione di indagine sulla Loggia massonica P2.Aveva collaborato con De Mita e si stava dedicando allo studio della riforma delle istituzioni con uno sguardo rivolto al modello della Germania occidentale.Dieci anni dopo l'assassino di Aldo Moro fu trucidato in casa con tre colpi di pistola alla nuca.Anche questa volta furono le Br.Perchè fu assassinato uno studioso mite e simpatico come Roberto Ruffilli?Chi voleva che non fosse riformato e ammodernato lo Stato?Mi tornò in mente la legge maggioritaria di De Gasperi.Perchè fu combattuta tanto aspramente dalle sinistre,socialisti compresi,la legge che avrebbe assicurato un' ampia maggioranza parlamentare al governo?Perchè ,con grande ipocrisia ,si attribuiscono alla Dc governi di scarsa durata?La Dc presentò una legge maggioritaria quasi uguale a quella che oggi assicura al governo una ampia maggioranza.Allora ci furono tanti governi ma con una continuità politica che fu alla base della ricostruzione e dello sviluppo del paese.Oggi invece...

domenica 14 febbraio 2010

La morte di Moro.

La vigliaccheria degli assassini delle Br raggiunse il culmine con l'0micidio di Aldo Moro,un uomo mite ,un politico bravo e amato,uno studioso ammirato da tutti.Il dolore che provai alla notizia che il corpo di Moro era stato trovato nel portabagagli di una Renault rossa ,fu secondo a quello della morte di mia madre.Oltre che addolorati ci sentimmo offesi nella nostra concezione di società libera che aveva rifiutato la violenza. Gli assassini delle Br scaricarono il loro odio verso chi in fondo lavorava anche per loro,per allargare la base democratica del paese.Essi nascevano dalla costola violenta del Pci ,quella che aveva sempre ritenuta incompiuta la lotta di liberazione che si era fermata sulla soglia della democrazia tracciata il 18 aprile.I discendenti di Secchia si erano dati alla lotta armata contro lo stato e contro la Dc che rappresentava l'ostacolo più forte ai loro disegni eversivi.Appresa la notizia,fu organizzato un corteo da parte di tutte le forze politiche,un corteo che voleva evidenziare la forza della democrazia.Sfilammo dalla sede della Dc ma quando fummo presso palazzo Dosi dovemmo registrare le risa di scherno di alcune decine di post sessantottini,in eskimo e con i capelli lunghi e sporchi.Sono gli extra parlamentari,i simpatizzanti delle Br,sussurrò qualcuno.Dovemmo fare un atto di forza per bloccare alcuni amici che volevano dare una lezione ai giovani in eskimo.A distanza di anni ,in una cena ,un commensale mi disse ,con aria di sfida ,che la sua giornata più bella fu quella della morte di Moro.Mi alzai di scatto e lo ingiuriai dinanzi a tutti.In altri tempi non sarebbe finita così.

Noi DC durante il sequestro Moro.

Furono giornate di dolore e di ansia quelle trascorse in attesa di notizie.La segreteria provinciale, della quale ero il segretario,ricevette le delegazioni di tutti i partiti,le OOSS,i rappresentanti di tutti gli enti,i quali espressero il loro sincero rammarico per l'accaduto.Non mancarono note volgarmente stonate.Un giorno venne a Rieti il segretario nazionale della Cisl,Macario,e tenne un discorso al Teatro Vespasiano .Ribadì la solidarietà del movimento sindacale ai principi democratici,a volte alcuni iscritti avevano mostrato uno sbandamento .Gli intellettuali o sedicenti tali avevano ribadito la loro linea attendista del nè con lo stato nè con leBr.In realtà significava essere dalla parte delle Br.Purtroppo molti di questi,sopravvissuti alla morte naturale,ancora pontificano con il placet dell'attuale classe dirigente.Ma ,tornando alla visita di Macario,avevamo organizzato un concerto di attesa affidato ad un cantautore locale,un certo Rinaldi,che da uomo veramente intelligente salì sul palco e annunciò che avrebbe cantato una sua canzone dedicata ai cani e ai democristiani.All'annuncio ci fu una vera e propria salva di fischi e qualcuno tentò di aggredire il sedicente cantautore.Mario Marchionni,uomo mite per natura,ebbe una reazione violenta tanto che faticammo non poco a reggerlo e ad impedirgli di salire sul palcoscenico.

sabato 13 febbraio 2010

Moro nel lago della Duchessa.

I giorni passavano senza che si avessero notizie certe sulla sorte di Aldo Moro.I democristiani tutti ,dal semplice elettore al dirigente più importante ,erano veramente incazzati.Il rapimento Moro e l'uccisione della sua scorta rappresentavano un vulnus alla democrazia ,quella democrazia alla quale avevamo giurato fedeltà e per la quale eravamo pronti a compiere qualsiasi gesto.Non nascondo che nell'animo di molti Dc c'era voglia di fare giustizia in qualunque modo.Per la testa ci passavano idee che in altri momenti nemmeno avremmo sfiorato.Una mattina mi telefonò il Questore per dirmi che un comunicato delle Br indicava il lago della Duchessa,sopra Borgorose,il luogo dove era stato gettato il corpo di Moro.Partimmo in tanti e raggiungemmo il paese amministrato da Gianni Antonini.Era pieno di giornalisti e cineoperatori.Un via vai di parlamentari e ministri,poi alla fine giunse la notizia che i sommozzatori non avevano trovato nulla nel lago.Noi Dc di Rieti organizzammo una spedizione di ricerca lungo un fiumiciattolo che fiancheggiava l'autostrada per Roma.Eravamo una trentina ,armati e forniti di lampadine tascabili.Si fece notte e noi ,guidati dal funzionario del partito Castagnetta,proseguivamo nella ricerca perchè i brigatisti avrebbero potuto sbarazzarsi del cadavere di Moro e averlo gettato lungo la scarpata che raggiungeva il fiumiciattolo.Nei momenti più drammatici a volte gli avvenimenti prendono una piega comica.Ad un certo punto Castagnetta ordinò l'alt.Sento puzza di cadavere ,disse.Vicino a lui il delegato giovanile Drudi ,molto preciso ed educato, gli disse :"Signor Castagnetta,ha pistato una merda di vacca."Una sonora risata collettiva scaricò la tensione accumulata durante la giornata.Tornammo indietro ,la merda di vacca aveva avuto ragione delle nostre ansie.

venerdì 12 febbraio 2010

Moro a Rieti

Quando rapirono Aldo,nel marzo del '78,ero da tre anni il segretario provinciale della Dc,carica che avrei ricoperto fino al 1983.Un vero record nazionale di durata perchè la Dc non era un partito semplice, composto da diverse correnti interne,un vero e proprio gioco di equilibrio per stare a galla.Ma io ci riuscivo facilmente con elementi di persuasione che sono sempre stati gli stessi ,l'attribuzione di incarichi,a volte ben retribuiti.Gli organi provinciali del partito avevano un potere decisionale illimitato per ciò che riguardava le rappresentanze negli enti.Avere la maggioranza del partito consentiva di operare delle scelte che quasi sempre,pur tenendo conto del valore della persona,venivano fatte con il duplice intento,quello di offrire il meglio alla società e quello di operare con equilibrio, tenendo conto delle varie correnti di partito.Avevo conosciuto da vicino Aldo Moro nel 1976,quando venne a Rieti per la campagna elettorale politica e tenne un comizio nel teatro Flavio Vespasiano.Avevo il compito di presentalo ,essendo la maggiore autorità del partito e lo feci in un teatro pieno zeppo di cittadini.Moro era un grande richiamo,aveva un fascino unico.Prima di prendere la parola gli chiesi se fosse stato il caso di fare un fugace riferimento al voltafaccia dei socialisti che ,dopo le elezioni del'75,con estrema disinvoltura avevano scelto di allearsi con i comunisti e di mandarci all'opposizione in Comune e in Provincia..Li avrei ripagati con la stessa moneta alcuni anni dopo.Moro mi disse che avrei potuto dire quello che ritenevo più opportuno ,tanto poi avrebbe aggiustato lui il tiro.Fece un grande intervento che andò a finire sulle prime pagine dei giornali . In tandem con Berlinguer che in una intervista a Pansa,sempre nel '76,aveva dichiarata finita la spinta rivoluzionaria dell'Urss e aveva accettato l'ombrello protettivo della Nato.Moro disse che era nostro dovere allargare il più possibile la base democratica del paese.Nasceva la solidarietà nazionale,vista dall'Unione sovietca come il fumo agli occhi.Moro aveva scavato la sua fossa.

giovedì 11 febbraio 2010

Quando la Dc manteneva caldo il culo dei borghesi

Per non dimenticare è necessario approfondire il fenomeno delle Brigate rosse.Per anni il Pci e la stampa hanno negato o sottovalutato l'eversione di sinistra,quello che era nato in casa Pci fin dagli ultimi tempi della guerra partigiana.Anni '70,il fenomeno Br cominciò a farsi vivo anche nel Lazio,con attentati verso esponenti democristiani,Furono feriti il presidente della regione Lazio,Girolamo Mechelli e il deputato Publio Fiori.fu assaltata la sede regionale del partito a piazza Nicosia e sequestrati tutti i presenti,ovviamente sotto la minaccia delle armi.Nel disegno delle Br c'era il tentativo di impaurire gli esponenti Dc.A Rieti ,agli inizi degli anni '70 ,nella piana di Rascino, vi fu un conflitto a fuoco fra forze dell'ordine e terroristi neri.Ci scappò il morto.Ero allora Presidente della Provincia e nei primi momenti non si sapeva a chi attribuire il fatto sanguinoso.Ricordo che venne da me il capogruppo del Pci,Sergio Rinaldi,il quale ,con la gioia dipinta sul volto ,mi disse che la responsabilità era dei fascisti e non delle sedicenti Br.Fui chiamato riservatamente dal Questore il quale mi avvertì che vi era un pericolo non tanto nascosto,quello di attentati verso dirigenti della Dc,sì solo vesro la Dc.Vi fu un momento in cui le famiglie cominciarono a fare pressioni perchè fosse rallentata la presenza politica.Era quello che volevano le Br ,impaurirci per poi prendere il potere.Debbo dire che quasi tutti gli esponenti Dc di Rieti,in apposito incontro,manifestarono l'intenzione di non mollare,anzi di incrementare la presenza sul territorio.Grande fu l'angoscia nelle nostre famiglie ma le nostre mogli non ci spinsero mai ad abbandonare la partita ,una partita che si giocava con la vita.Decidemmo di girare armati,almeno, se avessimo avuto il tempo,avremmo venduto cara la pelle.Mia moglie,una donna mite per natura ,quando uscivo ,si affacciava dalla finestra per vedere se qualche malintenzionato fosse presente davanti alla casa.Non avevo paura,eppure sapevo che noi dirigente di partito eravamo nel mirino degli assassini delle Br.Giravo armato,ero deciso a vendere cara la pelle.I borghesi potevano stare tranquilli ,c'eravamo noi a difendere il loro culo caldo.Queste cose,oggi, sono state dimenticate.Poi venne il sequesrto Moro ,ma di questo scriverò successivamente.

mercoledì 10 febbraio 2010

UN PAESE VERSO LA DECADENZA.

Non riesco a capire come faremo ad uscire da questa crisi economica e morale.Gravi errori commessi dagli economisti ,intorno alla metà degli anni '90,hanno condizionato negativamente l'economia italiana spingendo i nostri cari industriali ad investire dove la manodopera costa poco e non esistono tutele dei lavoratori.Aver allargato il libero commercio a 158 paesi è stato un grave errore alla base della decadenza economica del mondo occidentale .Le delocalizzazioni,ossia gli investimenti in altri paesi ,hanno creato una crisi economica alla quale ha fatto seguito ,come sempre accade ,una evidente decadenza morale.Siamo diventati come un paese del centro america dove l'unica speranza è riposta nel gioco d'azzardo che rende felici pochi e ancora più poveri gli altri.Quando poi il gioco d'azzardo,nelle sue varie forme ,è organizzato dallo stato,complici tutti i partiti,il problema diventa serio.Ancora in molti ci domandiamo perchè siano stati venduti i gioielli dello stato, in quali mani siano andati a finire ,come infine siano stati impiegati i soldi della vendita che avrebbero dovuto ridurre il disavanzo pubblico.Ma di questo non si parla .Solo Prodi si è pentito di aver privatizzato ma dagli altri nemmeno una parola anzi si apprestano ad affidare ai privati la gestione dell'acqua.Altri lauti guadagni per i soliti noti.Qualcuno ha affermato che in Puglia si combatte per la gestione dell'acquedotto pugliese.

lunedì 8 febbraio 2010

Napolitano e Giolitti.

Ci risiamo:Napolitano,bravo ed equilibrato come presidente,paga la sua già appartenenza al Pci ed è costretto a chiedere scusa per alcune posizioni politiche prese quando era un dirigente del Pci.E' andato a Budapest a chiedere scusa agli Ungheresi per aver definito fascisti e teppisti i rivoluzionari del 1956 che cacciarono i sovietici combattendo per giorni e finendo poi sulla forca, con il placet del Pci.Ha chiesto scusa ad Antonio Giolitti ,che lasciò quel Pci asservito a Mosca,violentemente attaccato dal comunista Napolitano.Oggi sono tutti buoni e pentiti.

domenica 7 febbraio 2010

Giuseppe Prezzolini-1921

Così scrisse :"In Italia non esiste giustizia distributiva.Ne tiene le veci l'ingiustizia distribuita.Per cinque anni il sindaco,oppure il deputato,il ministro,del partito rosso perseguita gli uomini del partito nero,e distribuisce critiche e stipendi agli uomini del partito rosso.A sua volta il sindaco del partito nero fa tutto il rovescio dell'altro;distribuisce cariche e stipendi agli uomini del partito nero e perseguita gli uomini del partito rosso.Così l'ingiustizia rotativa tiene il posto della giustizia permanente".Di grande attualità.

venerdì 5 febbraio 2010

Ha ragione Pierluigi Battista.

Ha ragione P.Battista quando scrive ne"I CONFORMISTI"che chi ha avuto ragione, quando era rischioso e difficile avere ragione,non ha visto riconosciuta la sua grandezza.Chi ha avuto torto quando era comodo e gratificante avere torto e ha riconosciuto le ragioni dell'altro solo molto tardivamente,è apparso ancora circonfuso da un alone fascinoso e seducente.I giovani parigini in occasione del centenario della nascita di Sartre e Aron,nel 2005,gridavano:"MEGLIO AVERE TORTO CON SARTRE CHE RAGIONE CON ARON".C'e da meditare.Trasferendo il giudizio di Battista in Italia ci accorgiamo che i postcomunisti e i postfascisti esercitano un certo fascino,però sono costretti a nascondere il passato.

giovedì 4 febbraio 2010

L'Austria e il terremoto di Messina.

Ho finito di leggere la Storia d'Italia di Pierre Milza ,un francese amico del nostro paese ,di chiare origini italiane,non a caso l'opera è dedicata al padre combattente sul Piave.Ho appreso un fatto molto grave:durante il terremoto di Messina e Reggio Calabria che fece decine di migliaia di morti,mentre l'esercito e la marina erano impegnati nell'opera di soccorso ,l'Austria pensò di invadere l'Italia.Nell'impero asburgico era nato un forte partito anti-italiano che faceva capo all'arciduca Francesco Ferdinando, sarà assassinato a Sarajevo.sostenitore di un attacco preventivo contro l'Italia che si stava opponendo all'espansione balcanica degli asburgo.In questa operazione poteva contare sul ministro degli esteri Arenthal e sul nuovo comandante generale Conrad.L'operazione non ebbe seguito per l'ostilità della Germania ma soprattutto perchè il governo italiano aveva stipulato accordi segreti con la Francia e la Russia,

martedì 2 febbraio 2010

Leoluca Orlando.

Seguo con attenzione Omnibus su la7,una trasmissione molto interessante con dei conduttori preparati e al di sopra delle parti.Questa mattina,3 febbraio 2010,si è parlato di giustizia.Conduttrice Gaia Tortora.Al dibattito ha partecipato Leoluca Orlando Cascio ,già assessore ai Lavori pubblici della giunta Ciancimino,il Sindaco fanfaniano condannato per mafia.Ieri ha deposto in tribunale il figlio di Ciancimino,forse in veste di pentito.Ha dichiarato cose molto gravi,anche in contrasto con quanto detto dal padre prima di morire.Orlando non ha detto una sola parola,eppure si parlava di mafia.Mi sono tornati in mente Falcone e Cossiga.

Manifesto della razza.

Il 14 luglio del '38 Il Giornale d'Italia pubblica il Manifesto della razza,preparato da un gruppo di studiosi patrocinati dal Minculpop.Ecco i dieci punti:1)Le razze umane esistono.2)Esistono grandi razze e piccole razze.3)Il concetto di razza è concetto puramente biologico.5)La popolazione dell'Italia attuale è in maggioranza di origine ariana e la sua civiltàè ariana.6)Esiste ormai una razza pura italiana.7)E' tempo che gli italiani si proclamino francamente razzisti.8)E' necessario fare una distinzione netta fra i mediterranei d'Europa occidentale ,da una parte,e gli orientali e gli africani dall'altra.9)Gli ebrei non appartengono alla razza italiana.10)I caratteri fisici e psicologici
puramente europei degli italiani non devono essere alterati in nessun modo.
A leggerlo oggi c'è da ridere se non avesse creato tanti dolori e lutti.Il fascismo era stupido e contava sulla malafede e sull'ignoranza.Malafede da parte degli studiosi redattori del manifesto,interessati i più a cacciare gli ebrei dall'insegnamento ,dalle università,dagli ospedali,dai ministeri ,dalle banche,dai tribunali.Grandi nomi fra i redattori,molti saranno protagonisti anche nel dopoguerra ,come il prof.Arturo Donaggio,direttore della clinica neuropsichiatrica di Bologna,prof.Guido Landra ,antropologo a Roma,Lino Businco,patologo a Roma,Nicola Pende,senatore e patologo medico a Roma,Marcello Ricci ,zoologo,Francesco Savorgnan,Sabato Visco,Edoardo Zavattari.Questi i redattori .Quasi tutti ,professionisti e non ,aderirono all'iniziativa che di fatto cacciava dalla vita pubblica gli ebrei.L'Italia si nazistificava.Il Pio XI protestò ufficialmente,abbiamo la lettera,e invitò il re a non promulgare la legge che suonava come offesa alla civiltà italica.Il sovrano affidò la risposta a Mussolini e la legge fu promulgata.Sono felice di vedere gli eredi di casa Savoia fare i ballerini.

Pio XII e l'accusa di indifferenza verso lo sterminio ebraico.

Dai molti documenti oggi disponibili,a breve ve ne saranno altri,risulta che l'unica voce che si levò in difesa deegli ebrei fu quella del Papa.E' una verità dimostrata.Il Vaticano si muoveva in base a resoconti ufficiali che provenivano dai cattolici dei paesi occupati dai nazisti,ma mai nessuno ,fino al '44,fece cenno ai massacri dei campi di sterminio.I tedeschi erano riusciti a nascondere l'esistenza dei campi ,e delle relative pratiche di morte,perfino agli stessi detenuti.Solo nella primavera del '44 si verificò un miracolo:due ebrei cecoslovacchi riuscirono a fuggire da Auschwitz e raggiunsero la Slovacchia.Saranno gli unici.I due fecero una dettagliata descrizione alla comunità ebraica che la inviò al Congresso Mondiale Ebraico.Non potendo esibire prove fotografiche del genocidio non furono presi sul serio,nè dal Congresso Ebraico,nè dagli Alleati,nè dal mondo libero.D'altra parte è vero che solo al processo di Norimberga furono esibite prove capaci di inchiodare i gerarchi nazisti superstiti.Fra coloro che potevano non sapere vi era certamente il Papa.

lunedì 1 febbraio 2010

La croce o la svastica.

Il breve saggio di Luciano Garibaldi,"La croce o la svastica ",offre un contributo notevole a chi voglia esaminare, senza pregiudizi,il rapporto fra Papa Pacelli ,il clero tedesco e il nazismo.I documenti citati provengono dal carteggio delle SS in possesso degli Americani.Di particolare interesse è il messaggio natalizio ,del 24 dic.'41,pronunciato dal Papa sulla Radio Vaticana.Abbiamo a disposizione la circolare che Reynard Heydrich,numero due dopo Himmler,inviò a tutti i gauleiter del Terzo Reich."Trasmetto un rapporto sul messaggio natalizio del Papa ,con preghiera di prenderne conoscenza,nel quale costui attacca la Germania nazionalsocialista.Il messaggio diceva che la stella di Betlemme non conosce declino mentre gli uomini si dilaniano.E' tempo di tornare sulla strada della fede in vista di un nuovo ordine,dal quale dovranno essere eliminati:1)gli attentati ai diritti delle nazioni;2)l'oppressione delle minoranze nazionali;3)gli egoismi internazionali accaparratori;4)la guerra totale;5)la persecuzione religiosa.Continua il rapporto di Heydrich:"Contrariamente alla consuetudine, il messaggio natalizio non è stato rivolto al Collegio cardinalizio ma al mondo intero.Il messaggio radiofonico, viene sottolineato da H.,fa un chiaro riferimento al nostro Fuhrer:"Non sarebbe la prima volta che gli uomini ,i quali stanno nell'aspettazione di cingersi del lauro di vittorie guerresche....si trovarono caduti e stupiti a contemplare i ruderi di speranze deluse".