mercoledì 27 gennaio 2010

Riflessioni sul bipolarismo.

Non vi è dubbio che la vita politica dell'Italia repubblicana si è snodata ,dal '46 fino al '94,lungo un binario parallelo non convergente.Le forze politiche in campo si sono raggruppate in base a degli interessi reali, a visioni diverse della società .Una politica bipolare era quella che vedeva da una parte i sostenitori del sistema bolscevico,Pci e fino al '56 il Psi,e dall'altra coloro che sostenevano i principi di una democrazia occidentale che vedeva al centro la grande democrazia americana.Tutta la lotta politica italiana si è sviluppata intorno a queste due visioni.Di fatto era un sistema bipolare :la Dc e i suoi alleati da una parte,il Pci e i suoi alleati dall'altra.All'interno dei due poli vi erano evidenti differenze dovute ad una diversa radice storica,ma sui grandi temi ,come la politica estera,la libertà delle istituzioni e nelle istituzioni, la difesa del libero mercato, i motivi di convergenza erano talmente forti da tenere all'opposizione il Pci e i suoi satelliti.Se non vi era continuità governativa ,dovuta al fatto di aver rigettato la legge maggioritaria del '53 che avrebbe consentito maggioranze solide,era presente una continuità politica che è stata la vera forza dei partiti democratici prima di mani pulite.Domanda d'obbligo:quale è il collante politico dell'attuale sistema politico?Quali differenze sostanziali,al di là del berlusconismo e dell'antiberlusconismo,fra i due poli?Come fa a sopravvivere un sistema politico che non si caratterizzi con delle fortissime motivazioni?

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