lunedì 4 gennaio 2010

Gli ex comunisti oggi liberali.

Sto con Edmondo Berselli quando scrive che oggi ,quelli che un quindicennio fa erano ancora marxisti-leninisti-anticapitalisti-antimperialisti,antiamericani,sono divenuti improvvisamente liberali,ultraliberali,filoamericani.Per questa trasformazione si sentono in dovere di dare lezioni di americanismo.Come se molti di noi avessero cancellato dalla memoria le campagne antiamericane e anti Nto condotte fino agli inizi degli anni novanta.Poi è crollato un mondo ,quello comunista,quello che era il loro riferimento storico,anche se i gulag e i dissidenti avevano contribuito ad allontanare le speranze,le loro speranze,in un mondo migliore che conseguentemente non poteva non essere che quello della patria sovietica.Io,democristiano liberale e progressista ,tanto da essere iscritto al gruppo antiproibizionista,tifavo per la dottrina keynesiana ,quella che aiutò l'America a superare la crisi del '29.Per me era importante sia l'iniziativa privata,sia l'intervento dello stato.Ha ragione Berselli,è difficile restare calmi quando i sinistri ti fanno lezione di liberalismo.Forse aveva ragione Raymond Aron quando ,dinanzi al cambiamento della gauche francese ,con Sartre in testa,affermò"non si sa se delirano adesso o deliravano prima".Nel gioco dell'oca dell'ideologia hanno perso un giro sono diventati liberali convertiti e,come tutti i convertiti ,sono intolleranti, come lo erano prima quando erano marxisti-leninisti-anticapitalisti ecc.ecc.

Nessun commento:

Posta un commento