giovedì 17 dicembre 2009

Stalin e lo stato di Israele

L'apertura degli archivi dell'ex Urss,esclusi quelli del kgb e del servizio informazioni militari,costringeranno a rivedere alcuni giudizi storici.Già dall'archivio del Presidium sono spuntati alcuni telegrammi che Stalin aveva inviato all'ambasciatore sovietico a Roma perchè ordinasse al compagno Togliatti di non mettere in atto alcun atto rivoluzionario ,pena l'intervento degli anglo-americani.I sovietici non sarebbero potuti intervenire in quanto l'Italia era nella sfera di influenza occidentale.Stalin non voleva che si fosse ripetuto l'errore della rivoluzione greca ,con Marcos e con la proclamazione della repubblica popolare di Macedonia.L'intervento inglese costrinse i comunisti a rifugiarsi in Bulgaria ,dove non ebbero buona accoglienza in quanto avevano disatteso gli ordini di Stalin ,e Baffone non scherzava .Quindi non fu Togliatti,sua sponte ,a tenere calmi i comunisti nostrani che già avevano pregustato la conquista del potere,magari con l'aiuto delle bande titine.Ora dagli archivi spunta un'altra novità:fu Stalin a volere fortemente,e più degli americani,la nascita dello stato di Israele,sia per controllare la regione medio-orientale,sia perchè l'esperimento delle fattorie collettivizzate sapevano di sovkos,sia perchè la classe dirigente che aveva fatto la rivoluzione di ottobre era in massima parte ebrea.Le armi agli israeliani ,nella prima guerra contro gli arabi,furono consegnate dai sovietici.Poi tutto cambiò quando gli americani divennero gli alleati più sicuri di Israele.Stalin,che seguiva i dettami del dubbio,sospetto,tradimento,cominciò a perseguitare gli ebrei,compresi i medici personali che ebbero salva la vita grazie al Creatore che lo raccolse nel 1953.Proprio in quell'anno fu liberaa la moglie di Molotov ,imprigionata perchè amica di Golda Maier.

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