martedì 1 dicembre 2009

Predicatori di morte.

Gabriele D'Annunzio,eletto nel '900 deputato della destra passerà nelle file della sinistra con una dichiarazione teatrale:"Da un lato del parlamento c'è un numero di uomini mezzi morti,dall'altro un piccolo numero di uomini vivi.Poichè sono uomo di intelletto,vado verso la vita".Passò a sinistra.Dopo un decennio così scriverà su La nave,rivolgendosi alla nuova Italia:"Possa tu un giorno vedere il mare lontano coprirsi del sangue nella tua guerra e piegare sotto le tue corone i tuoi lauri e i tuoi mirti ,oh sempre rinascente ,oh fiore di tutte le razze ,aroma di tutta la terra ,Italia ,Italia...".La storia lo ha accontentato con il sangue di milioni di morti,nelle trincee carsiche,nei mari,nei cieli,nelle nevi russe,nelle sabbie africane ,nel triangolo della morte ,nei lager tedeschi.Ma D'Annunzio è un grande ,così molti sostengono.Certo non è da annoverare fra gli operatori di pace.

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