venerdì 25 dicembre 2009

L'Impero romano d'oriente

Una storia interessante quella dell'Impero romano d'oriente ,impropriamente chiamato bizantino,da Bisanzio un piccolo borgo greco di nessuna importanza.Costantino ,nel 330 d.c.,aveva fondato la nuova Roma che poi prese il nome del fondatore,Costantinopoli,nome che conserverà fini al 1453 quando gli ottomani la conquisteranno.I suoi sudditi verranno chiamati romaioi e costituivano l'anello di congiunzione con i fratelli occidentali.Nel 395,l'imperatore Teodosio dvise il grande impero romano in due parti,affidando il potere ai suoi due figli,Onorio in occidente ,Arcadio in Oriente.La parte occidentale ,pur essendo difesa da barriere naturali ,finì di esistere il 4 settembre del 476 con la deposizione dell'ultimo imperatore che aveva il nome del primo re di Roma.L'impero,quando era unito, aveva , nel pieno del vigore ,ben 300.000 uomini in armi .I romani usavano l'esercito per difendere le frontiere,ben attrezzate con fortezze o muraglie,o per operare attacchi di dissuasione ,quando la diplomazia aveva esurito tutti i tentativi di scongiurare un conflitto.La parte orientale dell'impero,pur non avendo frontiere naturali,durerà mille anni più di Roma.Costantinopoli,in tutto questo tempo,subì svariati assalti ma fu conquistata con l'ingano dagli occidentali della Quarta Crociata aiutati da Venezia.Costantinopoli si riprese a stento e sopravviverà fino al 1453.Il segreto della sua longevità risiede nell'attività diplomatica e di intelligence.I romani sapevano tutto dei popoli vicini,conoscevano i loro piani militari,le mire espansionistiche, le strategie da usare.In base a questo operava la diplomazia di Costantinopoli,intervenendo con denari,dissuadendo con minacce,mettendo le varie popolazioni in contrasto fra di loro,usando magistralmente il divide et impera dei progenitori.Non fu la forza delle armi a rendere forte il potere ma l'attività diplomatica.Una bella lezione per i moderni strateghi.

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