domenica 6 dicembre 2009

Guglielmo I di Prussia.

Dopo aver paragonato gli italiani ai corvi , appollaiati ai margini del campo di battaglia ,in attesa di beccare i cadaveri ,il cancelliere Bismark,che non aveva molta simpatia per l'Italia ,a differenza dei suoi conterranei per i quali il bel paese era la culla delle arti e del diritto,lanciò contro di noi un altro sferzante giudizio.Nel 1887 Francesco Crispi,ex garibaldino e presidente del consiglio,incontrò il cancelliere di ferro e ne rimase affascinato.Diverso fu il giudizio di Bismark che commentando la visita con il Kaiser Gugliemo I e il possibile trattato militare ,quello che sarà chiamata Triplice alleanza,ebbe a dire che non avrebbero saputo quale peso, in un eventuale conflitto ,avrebbe potuto avere "quel piccolo botolo che abbaia alle gambe".Di diverso avviso era il Kaiser che volle ricordare al cancelliere il contributo dato dall'Italia nel conflitto austro-prussiano del '66."Anche se sfortunati ,gli Italiani tennero impegnati ,a Custoza,ben centotrentamila austriaci che,se riversati contro i prussiani,a Koniggraz ,avrebbero cambiato le sorti della guerra".Il cancelliere dovette ammettere che non era da disdegnare un evidente vantaggio nell'utilizzo delle forze armate italiane che avrebbero costretto i francesi a presidiare i confini meridionali.

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