lunedì 30 novembre 2009

In primis il Bene comune

Scrivo le mie esperienze personali nei blog(i grammatici sostengono che le parole inglesi italianizzate ,al plurale, non prendono la s).Non rappresentano una autobiografia e quindi non hanno un ordine cronologico e sistematico,ma getto in un cerchio le mie esperienze di vita vissuta al servizio della politica e del bene comune.In effetti è come se,tracciato un cerchio ,uno vi lanci tutto quello che rappresenta il patrimonio di esperienze e di idee.Io,figlio di un fascista repubblichino ,capitano della Brigata nera Ferrari ,di stanza in Novellara,nel triangolo della morte,di cose ne ho tante da raccontare.Mi sono impegnato attivamente nella vita politica scegliendo la DC ,dopo una breve esperienza nella estrema destra, più filonazista che fascista.Ho ritenuto i fascisti dei superficiali e traditori ed ho apprezzao sia l'impegno romantico dei repubblichini di Salò sia ,e non sembri in contraddizione,il sacrificio di quanti combattevano in difesa della libertà e non al servizio dell'Unione Sovietica,come i partigiani della Osoppo.Nel '94,rispondendo ad un impegno preso nel congresso provinciale DC del '93,mi sono ritirato dalla scena parlamentare,da tutte le cariche pubbliche ,ma mai mi sono allontanato dal mio impegno per il bene comune.Questo ,la gente della mia generazione ,lo ha acquisito nel Dna.Fin dall'inizio ho preso a base del mio agire la norma latina"salus publica suprema lex".Disgraziatamente ho potuto notare che in questi ultimi anni ,più precisamente nell'ultimo quindicennio,il fine di molti manager ,di molti politici,non è il bene pubblico ma il tornaconto personale.Bisogna arricchirsi,in tutti i modi,con l'attività politica.Il "particulare "guicciardiniano prevale in maniera sfacciata.

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