giovedì 1 ottobre 2009

"L'affaire Gladio".

Non è affatto vero che siamo un popolo di superficiali:l'organizzazione Gladio ha rappresentato il segreto meglio custodito dalla Nato e dai governi democristiani italiani.Il caso Gladio è emerso per la prima volta alla Camera ,alla fine degli anni '90,con il comunismo ormai in dissoluzione.Del problema si occuperà il Comitato per i servizi di informazione e segreti di Stato.Il 4 marzo del '92 il Comitato invia ai parlamentari il risultato dell'indagine:"Nel 1956 fra i servizi di informazione italiani e gli Usa viene sottoscritto un accordo per realizzare una reciproca collaborazione nel campo delle operazioni S/B(stay behind-stare dietro)nel caso di un'occupazione militare del nostro paese da parte dell'Unione Sovietica.L'accordo Gladio prevede che i due servizi convengono di collaborare nella organizzazione ,nell'addestramento e attività operative post-occupazione destinate ad entrare in attività nel caso di occupazione del territorio italiano,nei settori dell'informazione,sabotaggio,evasione e fuga,guerriglia e propaganda.La base operativa viene prevista in Sardegna.L'organizzazione era presente in tutti i paesi Nato,Germania occidentale compresa.In Italia le unità di pronto impiego erano formate da 622 uomini.Nel periodo 76-89 la struttura risulta programmata in 122 reti diffuse soprattutto nel Nord-Est,l'area più esposta ad una eventuale invasione.Le unità di guerriglia avevano a disposizione 139 depositi di munizioni detti Nasco.Furono tutti recuperati a seguito dell'inchiesta Argo.Le armi e gli esplosivi furono accantonati presso alcune caserme dei carabinieri .L'organizzazione Gladio fu quindi una struttura difensiva".Alcune condiderazioni:Fu il segreto meglio conservato ,conosciuto da alcuni presidenti del consiglio e da alcuni ministri della difesa come Taviani la cui vita al servizio della libertà era una garanzia per tutti.L'Urss e i comunisti erano a conoscenza dell'esistenza di tale struttura ma non possedevano i particolari.Erano interessati a conoscere la dislocazione di depositi,i nomi degli appartenenti e soprattutto il sistema difensivo della Soglia di Gorizia,si chiamava così il luogo dove le forze difensive Nato avrebbero contrastato una eventuale aggressione proveniente dal corridoio Zagabria-Lubiana.Particolarmente interessati alla dislocazione delle pile atomiche ,armi temutissime per il potenziale distruttivo.Non è un caso che le Brigate rosse,al servizio dei sovietici e del bulgari,rapirono il generale Dozier,proprio per estorcergli alcuni segreti militari fra cui la Gladio .Non è escluso che anche il sequetro Moro avesse tali finalità ,ma Moro e Dozier non erano dei quaquaraqua. Infine una constatazione importante ;il primo nucleo di uomini era composto in maggioranza da partigiani della brigata Osoppo.

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