lunedì 26 ottobre 2009

La società civile e le scelte politiche.

Quando finirà la moda di parlare di superiorità della società civile in politica?Cosa significa che c'è una distinzione con un'altra parte della società, certamente non incivile, che coincide con i partiti organizzati?Di quale superiorità si può parlare e in base a quali parametri?Perchè non si può selezionare una classe dirigente alla quale affidare il futuro di noi tutti?Ma siamo proprio sicuri che operare scelte secondo criteri di telegenia o di casta economica sia migliore che selezionare la classe dirigente in una vera e propria scuola politica costituita dall'impegno nelle sezioni di partito,nelle aule consiliari,nelle azioni sociali,nello studio dei problemi,nel contatto con la società?Cosa significa società civile?Perchè dovrebbe rivendicare una superiorità ,presunta ,nei confronti di chi si impegna in un partito e rende conto ad esso?Il membro del partito non è un essere sciolto da qualsiasi vincolo ma deve rispondere a delle regole e a dei controlloi sul suo operare.La Costituzione ,all'art 49 ,prevede che"Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale".La politica nazionale nasce e si afferma attraverso i partiti che provvedono a preparare e selezionare la classe dirigente.Seguendo il metodo tradizionale,troppo frettolosamente abbandonato,si sarebbero potuti evitare episodi imbarazzanti che operano discredito nei confronti della classe politica,E in molti sono interessati al fenomeno.

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