giovedì 29 ottobre 2009

Il Marchese del Grillo.

Ricordate il bellissimo film interpretato da Alberto Sordi ?Ricordate quando il marchese decide di andare in Francia invitato dalla bellissima Olimpia?Ricordate quando chiede ad un oste se avesse visto una compagnia teatrale francese?Ricordate quando l'oste rispose che era da poco passato un gruppo di froci e puttane?"Sono loro"commentò il marchese.Bene ,oggi,sembra di vivere in un film di Albertone a proiezione continua.

lunedì 26 ottobre 2009

La società civile e le scelte politiche.

Quando finirà la moda di parlare di superiorità della società civile in politica?Cosa significa che c'è una distinzione con un'altra parte della società, certamente non incivile, che coincide con i partiti organizzati?Di quale superiorità si può parlare e in base a quali parametri?Perchè non si può selezionare una classe dirigente alla quale affidare il futuro di noi tutti?Ma siamo proprio sicuri che operare scelte secondo criteri di telegenia o di casta economica sia migliore che selezionare la classe dirigente in una vera e propria scuola politica costituita dall'impegno nelle sezioni di partito,nelle aule consiliari,nelle azioni sociali,nello studio dei problemi,nel contatto con la società?Cosa significa società civile?Perchè dovrebbe rivendicare una superiorità ,presunta ,nei confronti di chi si impegna in un partito e rende conto ad esso?Il membro del partito non è un essere sciolto da qualsiasi vincolo ma deve rispondere a delle regole e a dei controlloi sul suo operare.La Costituzione ,all'art 49 ,prevede che"Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale".La politica nazionale nasce e si afferma attraverso i partiti che provvedono a preparare e selezionare la classe dirigente.Seguendo il metodo tradizionale,troppo frettolosamente abbandonato,si sarebbero potuti evitare episodi imbarazzanti che operano discredito nei confronti della classe politica,E in molti sono interessati al fenomeno.

giovedì 22 ottobre 2009

Il figlio del ferroviere

Mio padre era un ferroviere ,esattamente un capostazione .Sono nato nella stazione di Contigliano dove ho vissuto i primi tre anni di vita.Penso che nessun figlio di ferroviere possa aspirare ,oggi,a diventare senatore.La selezione politica era legata all'impegno personale sul territorio e a fortissime motivazioni ideali.Profondamente anti-sovietico,mi creava angoscia il solo pensare che l'impero bolscevico,con i suoi assassini e le sue malefatte ,potesse conquistare il nostro amato paese.Dei comunisti condividevo il solidarismo ma non il collettivismo e la visione pianificatoria dell'economia.Ero e sono un keynesiano.Per questo ho aderito alla Democrazia Cristiana,il partito di De Gasperi,Fanfani,Andreotti,Piccioni,La Pira,Donat Cattin,Piccoli,Rumor,Colombo , Aldo Moro,Cossiga.Molti,quasi tutti, li ho conosciuti da vicino.Di tutti conservo un ricordo fatto da profonda stima e ammirazione che cresce sempre più se paragonati ai personaggi politici odierni,dediti a scontri verbali da bettolieri e tesi ad affermare il predominio personale piuttosto che rivolgersi al bene comune.Dalla odierna grande palude si possono salvare in pochi e su tutti Berlusconi ,Tremonti e Maroni.Il resto crea solo angoscia.

venerdì 16 ottobre 2009

Le ultime picconate di Cossiga.

L'intervistatore gli chiede perchè non nutra simpatia per Napolitano quando difende i magistrati.Risposta:"Ritenere come fa lui che la magistratura sia l'asse portante del nostro paese è una grande cazzata.I magistrati durante il fascismo si sono piegati a Mussolini,tutti ,salvo qualcuno.La magistratura ha bellamente mandato in galera De Gasperi per tre anni e mezzo.Molti magistrati sono persone che vorrebbero comandare da un punto di vista politico.Vorrebbero comandare non essendo sottoposti ad un giudizio popolare.Io ricordo il bellissimo discorso di Togliatti alla Costituente quando si oppose violentemente a che si parlasse di "potere giudiziario"."Il potere ,disse,è quello che emana dal popolo,è espressione di sovranità popolare.Loro sono impiegati civili dello Stato che svolgono una certa funzione."

Il Times e i luoghi comuni su di noi.

Il Times,importante giornale inglese,ha rivolto un'accusa infamante agli italiani impegnati in Afghanistan contro i talebani.Secondo "l'autorevole" giornale inglese noi abbiamo versato soldi ai talebani per non avere rotture di coglioni e dirottare gli attacchi dei ribelli verso altri contingenti.Credo alla smentita stizzosa del nostro ministro della difesa.Se così fosse l'attacco del giornale avrebbe altre finalità.Primo ,sputtanare il governo italiano e il suo capo;secondo continuare a considerare gli italiani straccioni e vigliacchi.Sul primo punto e sul secondo non voglio chiamare in causa la "perfida Albione" per la quale nutro una grande ammirazione come culla della democrazia(come non ricordare la Magna Charta)pronta ad immolarsi in difesa della libertà dei popoli.Spero vivamente che la causa stia nella campagna antiberlusconiana perchè ,se le motivazioni fossero diverse, allora potremmo cimentarci su un approfondimento del ruolo avuto dai rispettivi popoli nel corso dei secoli,da Giulio Cesare ad oggi,dal diritto romano e quello britannico che attinge,giustamente a piene mani dai grandi giuristi della Roma classica.

mercoledì 14 ottobre 2009

La libertà di stampa.

"Li tratteremo come avversari politici".Non l'ha affermato il nostro Presidente del consiglio riferendosi a Repubblica,tra lo scandalo della sinistra italiana che ha gridato alla mancanza di libertà di stampa.Una dichiarazione così forte è avvenuta in Usa e da parte del premio Nobel per la pace.Una vera dichiarazione di guerra all'editore Murdoch quello stesso che in Europa fa la guerra a Berlusconi e in America a Obama.Proprio ieri il premier spagnolo Zapatero si è scagliato contro El Pais accusandolo di tutelare interessi di alcuni gruppi.Lasinistra italiana prima di cianciare dovrebbe contare fino a novanta altrimenti Berlusconi sarà presidente a vita.Tutto il mondo è paese.Dappertutto ,quando travalica i confini della saggia critica politica,la sampa fa incazzare i governanti.Alcuni reagiscono con le parole,altri invece......

sabato 10 ottobre 2009

Puttana e prostituta.

Avete mai provato ad approfondire le differenze?Alla fine vi accorgerete di poter assolvere la puttana.

venerdì 9 ottobre 2009

Sul Lodo Alfano.

Due considerazioni:o i collaboratori di Berlusconi sono dei fregnoni o tutti,Lui compreso ,dei creduloni.

venerdì 2 ottobre 2009

De Gasperi grande europeista.

Voglio evitare qualsiasi polemica verso chi azzarda un paragone con il "Ricostruttore",così fu chiamato De Gasperi per aver ricostruito moralmente e materialmente un paese distrutto da una stupida guerra.Non si occupò della ricostruzione di una sola città ma di tutti i centri piccoli e grandi del paese e anche di ferrovie ,industrie,ponti ,strade.Gestì milioni di prigionieri,milioni di mutilati e invalidi,centinaia di migliaia di vedove e orfani di guerra,milioni di disoccupati.Si dovette occupare di un popolo in preda alla fame,ereditata da una lunga guerra.Ma il miracolo degasperiano fu l'unità europea.Alla fine del '53,pochi mesi prima della morte,prese parte ad una tavola rotonda con altri due grandi europeisti,Adenauer e Schuman.Il suo intervento è il testamento di un grande europeista.

I risparmiatori e l'evoluzione del capitalismo

Il 20 dicembre 2002 scrivevo su un giornale locale:Il capitalismo,senza più nemici capaci di impensierirlo,morto miseramente il comunismo,sembra aver imboccato la strada della soluzione finale,la finanziarizzazione .In questi ultimi tempi i mercati finanziari ,che dovevano sostenere prevalentemente le attività industriali ,si sono trasformati in concorrenti capaci di calamitare notevoli flussi di capitali con la promessa di facili guadagni.C'è stato un momento in cui tutti ,dalla donna di casa alla pensionata,affidavano i loro risparmi a promotori più o meno bravi.Il capitalismo si è affidato in toto al mercato finanziario.Il crollo di castelli di carte ha distrutto immense ricchezze impedendo l'utilizzo delle stesse da parte del mondo economico sano.La finanziarizzazione ha fallito nei suoi aspetti più importanti,la remunerazione del capitale e la riduzione dei rischi.Questo sostenevo nel 2002 dopo il crac di grandi imperi industriali senza che i revisori pagassero per responsabilità avute nell'avallare operazioni spericolate,senza che le società di rating,quelle delegate ad esprimere pareri sulle società indebitate,si fossero espresse con celerità sulle operazioni di rischio che hanno messo sul lastrico migliaia di piccoli risparmiatori.Oggi ,a tutto questo ,si aggiunge una crisi economica figlia dell'improvvisazione dei governi e degli esperti in economia che ,senza controindicazioni,hanno allargato il libero mercato ad oltre 150 paesi ,dando così il via al fenomeno della delocalizzazione delle attività industriali in paesi dove la manodopera è quasi a costo zero.A noi è rimasta la disoccupazione creata dal trasferimento delle attività industriali.Ha ragione una persona seria,la Regina Elisabetta d'Inghilterra ,quando in un convegno di economisti ha posto una semplice domanda:"Perchè non avete previsto la crisi?"Imbroglioni e chiaccheroni.

giovedì 1 ottobre 2009

In Russia la terra è tornata ai contadini.

Il 21 giugno del 1902,la Duma,il Parlamento russo,ha autorizzato la vendita delle terre ai privati ,seppure con alcune limitazioni riguardanti soprattutto i cittadini stranieri.Per evitare il ritorno al latifondo è stato stabilito che le singole proprietà non possano superare il 10% della superficie della regione interessata.Dopo 85 anni i dipendenti dei sovchoz e dei kolkhoz vedono consolidati i loro diritti di proprietà come singoli cittadini.L'iniziativa è una condanna del macroscopico errore commesso da Stalin quando eliminò i piccoli proprietari con una vera e propria guerra di sterminio,dal sapore stranamente di odio etnico.Bisognava eliminare i Kulaki,vere e proprie zecche,sporchi rappresentanti di una società retrograda che nulla aveva a che fare con la dittatura del proletariato.In nome del proletariato furono uccise milioni di persone ,sopratttto in Ucraina..La deportazione in vagoni piombati prelude ad altre deportazioni operate dai nazisti nei confronti degli ebrei.Delle deportazioni e persecuzioni comuniste scrive Vassiliy Grossman"Minacciavano la gente con i fucili,come invasati,chiamando i bambini piccoli bastardi kulaki e urlando parassiti.Si erano venduti alll'idea che erano dei paria,degli intoccabili,dei parassiti.I bambini erano meno delle pulci.Consideravano i kulaki come degli animali,dei porci,senza anima,con malattie veneree,erano nemici del popolo.Anche i nazisti ,più tardi proclamarono che gli ebrei non erano esseri umani.Nazismo e comunismo sono finiti nella discarica della Storia.Solo in Italia ai loro eredi viene concessa la possibilità di governare il paese.Non hanno ancora fatto i conti con la Storia.

La droga e la grande ipocrisia.

Eravamo solo due parlamentari antiproibizionisti in fatto di consumo di droga ,io e l'on.Alessi,figlio del primo presidente della Regione Sicilia.Ad evitare equivoci voglio affermare che non ho mai consumato droghe leggere o pesanti nè in famiglia ho tossico- dipendenti.Sono stato un grande fumatore,circa quattro pacchetti al giorno,poi improvvisamente la sorte mi mise dinanzi ad una scelta:smettere di fumare o morire.Scelsi la prima opzione passando da ottanta sigarette a zero,senza rimpianti nè fenomeni negativi di dipendenza.In occasione dell'approvazione della legge n°190,Iervolino -Vassalli,chiesi al mio Presidente di gruppo ,il sen Nicola Mancino,una gran brava persona,competente e umana,il permesso di votare contro rendendo nota la mia posizione con una dichiarazione letta in aula.Avrei dichiarato che con il proibizionismo avremmo fatto la fine degli Usa quando proibirono l'uso degli alcolici e misero nelle mani della malavita il traffico illegale di alcol garantendo guadagni immensi e un peso enorme sulla società americana.Proibire e non legalizzare le droghe avrebbe significato incentivare la micro e la macro criminalità.Mancino mi ascoltò e mi disse che le mie osservazioni non erano campate in aria ma avevano un fondamento tanto che alcuni suoi amici la pensavano come me.Però dovevamo approvare la legge perchè era fortemente voluta dalla chiesa.Non mi misi contro il partito e,seppure a malincuore', votai la legge pur consapevole che non avrebbe migliorato la situazione.E così si è verificato:la battaglia contro la droga è di fatto persa con grande spreco di risorse umane e finanziarie.Intere regioni italiane sono nelle mani della malavita e i proventi della droga sono sempre più elevati.Il consumo presso i giovani e i meno giovani è aumentato a dismisura ed ha invaso anche il Parlamento.La repressione non combatte l'uso della droga.Solo una impostazione politica del problema, capace di coinvolgere le famiglie,la scuola ,la società,può offrire una via di uscita.Ripensare il problema ,anche a livello internazionale dove molti conflitti sono legati alla produzione e allo smercio delle droghe,è oggi un imperativo che deve animare le forze politiche .Io resto un antiproibizionista convinto.

"L'affaire Gladio".

Non è affatto vero che siamo un popolo di superficiali:l'organizzazione Gladio ha rappresentato il segreto meglio custodito dalla Nato e dai governi democristiani italiani.Il caso Gladio è emerso per la prima volta alla Camera ,alla fine degli anni '90,con il comunismo ormai in dissoluzione.Del problema si occuperà il Comitato per i servizi di informazione e segreti di Stato.Il 4 marzo del '92 il Comitato invia ai parlamentari il risultato dell'indagine:"Nel 1956 fra i servizi di informazione italiani e gli Usa viene sottoscritto un accordo per realizzare una reciproca collaborazione nel campo delle operazioni S/B(stay behind-stare dietro)nel caso di un'occupazione militare del nostro paese da parte dell'Unione Sovietica.L'accordo Gladio prevede che i due servizi convengono di collaborare nella organizzazione ,nell'addestramento e attività operative post-occupazione destinate ad entrare in attività nel caso di occupazione del territorio italiano,nei settori dell'informazione,sabotaggio,evasione e fuga,guerriglia e propaganda.La base operativa viene prevista in Sardegna.L'organizzazione era presente in tutti i paesi Nato,Germania occidentale compresa.In Italia le unità di pronto impiego erano formate da 622 uomini.Nel periodo 76-89 la struttura risulta programmata in 122 reti diffuse soprattutto nel Nord-Est,l'area più esposta ad una eventuale invasione.Le unità di guerriglia avevano a disposizione 139 depositi di munizioni detti Nasco.Furono tutti recuperati a seguito dell'inchiesta Argo.Le armi e gli esplosivi furono accantonati presso alcune caserme dei carabinieri .L'organizzazione Gladio fu quindi una struttura difensiva".Alcune condiderazioni:Fu il segreto meglio conservato ,conosciuto da alcuni presidenti del consiglio e da alcuni ministri della difesa come Taviani la cui vita al servizio della libertà era una garanzia per tutti.L'Urss e i comunisti erano a conoscenza dell'esistenza di tale struttura ma non possedevano i particolari.Erano interessati a conoscere la dislocazione di depositi,i nomi degli appartenenti e soprattutto il sistema difensivo della Soglia di Gorizia,si chiamava così il luogo dove le forze difensive Nato avrebbero contrastato una eventuale aggressione proveniente dal corridoio Zagabria-Lubiana.Particolarmente interessati alla dislocazione delle pile atomiche ,armi temutissime per il potenziale distruttivo.Non è un caso che le Brigate rosse,al servizio dei sovietici e del bulgari,rapirono il generale Dozier,proprio per estorcergli alcuni segreti militari fra cui la Gladio .Non è escluso che anche il sequetro Moro avesse tali finalità ,ma Moro e Dozier non erano dei quaquaraqua. Infine una constatazione importante ;il primo nucleo di uomini era composto in maggioranza da partigiani della brigata Osoppo.