sabato 12 settembre 2009

Sandro Pertini

Lo conobbi quando,cessato il mandato presidenziale nel 1985,fu nominato senatore a vita.Da Presidente tutti,socialisti compresi, lo chiamavano Sandro ed erano pronti ad esternare una falsa simpatia nei suoi confronti.Nominato senatore a vita se potevano ,tutti ,lo evitavano mostrando una chiara insofferenza nei suoi riguardi.Lo definivano prepotente,scontroso,pieno di sè.Fu allora ,dopo '85 ,che lo conobbi.Era solito mangiare al ristorante del Senato accompagnato dal fido capo-commesso Aldo,un vecchio socialista con la preoccupazione di trovare compagni di mensa e di discussione al Presidente.Come è fatta la natura degli uomioni :cessato il potere viene a mancare anche il rispetto per la persona.Aldo,non trovando commensali per Pertini,il quale non amava pranzare solo,un giorno pregò me e una senatrice di Noto,Marisa Multisanti,di fargli compagnia .Per noi fu un grande onore conoscere da vicino uno dei Padri della Patria.Uno che aveva fatto la Storia anche se non ben accetta a tutti.Trovammo dinanzi a noi un bel vecchietto,molto scarno,elegante nel vestire e ossequioso nei modi.Ci presentammo e gli ricordai la sua venuta a Rieti in occasione del rapimento Moro,io ,allora segretario della DC , gli ero vicino sul palco .Legò il ricordo di quella giornata alla triste sorte del grande statista democristiano e si commosse.Non mi apparve per nulla l'uomo freddo e scontroso.Chiese notizie della mia famiglia e, saputo che avevo un figlio maschio, pregò Aldo di andare nel suo studio a prendere una sua foto,quella con la pipa,sottolineò.Scrisse una dedica :A Gino con i migliori auguri per il futuro da nonno Sandro.La foto viene da me conservata gelosemente .Più volte pranzammo insieme e gli demmo modo di raccontarci la sua vita di esule in Francia dove ,sottolineò,aveva fatto molte conquiste femminili "perchè,Marisa ,io ero un uomo affascinante"e per dimostrarlo ecco le foto del periodo parigino mostrateci da Aldo.Realmente aveva un certo fascino e alla nostra domanda se avesse fatto il Casanova o il resistente ci rispose"Tutte e due le cose".Era simpaticissimo.

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