martedì 1 settembre 2009

Francesco Cossiga e l'Avvenire.

Grande personaggio il Presidente ed io mi onoro di aver contribuito con il mio voto,nel 1985, alla sua elezione alla più alta carica dello Stato.Ho molto apprezzato la sua intervista al Corriere della sera sulla triste vicenda Giornale-Avvenire.In questo paese abbiamo adottato un linguaggio da derby e vediamo le forze politiche sempre in violento contrasto come,e spesso più ,dei tifosi di Lazio-Roma o Milan-Inter.Cossiga afferma di aver scritto una lettera al Giornale disapprovando l'attacco al direttore dell'Avvenire,compiendo un gesto nobile poichè nel '91 l'Avvenire ,a rimorchio di Repubblica ,oggi come ieri,chiese le sue dimissioni da Presidente.Cossiga dichiara che delle vicende private non si deve scrivere e questo riguarda sia Berlusconi che Boffo che come direttore del giornale dei vescovi italiani non è meno personaggio pubblico di Berlusconi.Prosegue Cossiga affermando che dal centro destra la Chiesa ha avuto tutto ma deve fare attenzione perchè nel Pdl i cattolici sono in netta minoranza ,così come nel paese.Ma davvero i preti sono così sprovveduti da attaccare Berlusconi e mettere a repentaglio i privilegi di cui godono a differenza che in altri paesi cattolici?Non si è cercato invece di alzare un polverone estivo per coprire uno scandalo molto più grande delle escort ,quello dello IOR,venuto prepotentemente a galla con la pubblicazione di documenti compromettenti per la Chiesa di Roma?

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