lunedì 21 settembre 2009

Cossiga e Tangentopoli.

Per il Presidente Emerito della Repubblica ,nel saggio "Italiani sono sempre gli altri",Tangento- poli è stata una grande disgrazia per il paese perchè ha fatto passare un'immagine di un potere che si contrappone ad un altro ,tanto legale da prevaricare il Parlamento,distruggere partiti,istituire un rapporto privilegiato con l'opinione pubblica,formare il giudizio storico e morale degli italiani,costituire una santa alleanza con i mezzi di informazione per fornire una valutazione unilaterale dei fatti.L'avviso di garanzia consegnato prima ai giornali,televisioni,radio ,poi ai diretti interessati.L'uso della carcerazione preventiva con lo scopo di far confessare gli indagati.I giudici hanno inteso interpretare un ruolo di guardiani dello stato etico che voleva ,attraverso la giustizia,correggere le storture della politica.Secondo Sergio Romano sono stati la versione italiana dei guardiani della rivoluzione iraniana o tardo-giacobini.Per Cossiga erano di tutti i colori,dai conservatori aristocratici,ai veri comunisti,ai filofascisti,agli extraparlamentari,resti del '68,ai volenterosi D'Artagnan.La classe imprenditoriale ,beneficiaria e spesso motore del sistema,è stata risparmiata o appena sfiorata.La classe politica al potere viene cancellata dalla vita pubblica e a nulla serviranno le assoluzioni ,sempre tardive ,che non riusciranno a rendere la dignità umana ai presunti colpevoli.La giustizia ha prodotto un effetto gogna con processi (come sostiene anche Piero Ostel- lino)che si sono tenuti prima sui giornali e sulle televisioni ,poi nelle aule dei tribunali.Anche le molteplici assoluzioni ,grazie alle lungaggini degli appelli,ha prodotto l'effetto di "damnatio memoriae".Ecco nascere la seconda repubblica,sotto gli occhi di tutti i suoi protagonisti e i danni apportati al sistema paese.Per Piero Ostellino ,Tangentopoli è stata soprattutto una anomalia storica oltre che politica:gli eredi di ideologie battute dalla Storia si alternano al potere con la magistratura stranamente silente.

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