mercoledì 12 agosto 2009

STORIA E MEMORIA

Storia e memoria non hanno la stessa natura anzi sono diametralmente opposte.La memoria viene legittimata dalla fusione di individui e gruppi in un rapporto affettivo e quasi sempre doloroso con il passato .Spesso la memoria conserva l'odio e perpetua i conflitti ed è quindi belligena .La storia si caratterizza invece per la rottura con la soggettività,con la passione,con la visione ideologica degli avvenimenti.Essa è al riparo da giudizi morali ed ammette per principio il concetto di revisione.Le scoperte archeologiche o di nuove fonti documentaristiche possono modificare i giudizi storici.In occasione del congresso "Memoria e Storia",organizzato nel 1998 dall'Unesco,Paul Ricoeur ha affermato che "in uno stato di diritto e in una nazione democratica è il dovere di storia e non di memoria a formare il cittadino".La memoria diventa invadente quando sottomette e orienta la giustizia.La giustizia ha tra i compiti principali quello di abolire la vendetta.Spesso appare inutile giudicare quello che la Storia ha condannato.E' questo il caso del Comunismo.La giustizia deve giudicare gli uomini e non i regimi o le ideologie.Va ricordato l'esempio educativo dell'Editto di Nantes,di quattro secoli fa,nel 1985.Esso faceva obbligo a far tacere la memoria per restaurare la pace distrutta dalle guerre di religione.Un grande esempio di capacità di governare i popoli.

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