lunedì 31 agosto 2009

Paolo Volponi.

Il Senato mi ha offerto la possibilità di conoscere grandi uomini anche al di fuori della vita politica.Divenne mio amico lo scrittore Paolo Volponi di Urbino,collaboratore di Adriano Olivetti ,l'illuminato titolare della omonima industria elettronica.Dalla Olivetti passò alla Fiat e divenne presidente della Fondazione.Aderì al partito comunista nelle cui file fu eletto senatore.Aveva vinto due premi Strega ,prima con il romanzo"La macchina infernale",poi con "La strada per Roma".Ne "Le mosche del capitale "riassume l'ansia esistenziale dell'uomo stritolato dal meccanismo della macchina e del guadagno. Proprio di quest'ultima opera conservo una copia con una sua dedica:"A Manlio Ianni,con molte speranze comuni,l'amicizia del suo Paolo Volponi".Spesso ,quando eravamo liberi dai lavori parlamentari ,l'accompagnavo in via Giula,secondo lui la strada più fresca di Roma.Grande appassinato e profondo conoscitore del Rinascimento italiano,andava alla ricerca dei mercanti d'arte,legali si intende,presso i quali avrebbe potuto trovare opere di grande valore.In via Giulia trattava spesso con un mercante di Amatrice,un compagno comunista che ,a suo dire ,aveva sempre quadri interessanti.Amava la buona cucina di altri tempi,quella che gli ricordava le minestre di sua madre delle quali aveva grande nostalgia ,in particolar modo per pasta e patate e riso con patate.Spesso partivamo dal Senato per raggiungere il ristorante Flavio,a Rieti,dove lo chef,Adelmo,cucinava con maestria i piatti amati dal senatore urbinate.Un giorno mi disse che la stupidità di alcuni comunisti era senza limiti.Un deputato Pci lo aveva rimproverato perchè si faceva vedere a Rieti con un democristiano.La risposta di Paolo fu tremenda tale da mettere in riga chi non sapeva distinguere il credo politico dall'amicizia.Di Lui conservo un rametto del 1500 e un quadro raffigurante "Il ponte sul Tevere a Narni"."Per ricordarti di me"mi disse.Quando fu sciolto il partito comunista andò con rifondazione."Non posso seppellire l'utopia che mi ha sostenuto per tutta la vita;,sono vissuto da comunista e da comunista voglio morire.

Nessun commento:

Posta un commento