venerdì 21 agosto 2009

20 settembre 1958:chiusura dei casini

Il casino,la casa di tolleranza,era una istituzione eccezionale,testimoniata non solo da scrittori latini e non ma anche da ritrovamenti archeologici come nel caso dei lupanari di Pompei.Il casino ospitava un certo numero di puttane che variavano in base agli abitanti della città,ma anche il numero dei casini aumentava in rapporto agli eventuali frequentatori,Noi giovani attendevamo con ansia il raggiungimento del diciottesimo anno per fare la nostra prima esperienza sessuale vera,con donne vere,esperte nel mestiere di compiacere gli uomini.Al compimento del diciottesimo anno un amico più grande e già esperto aveva il compito di accompagnarti ,di farti da assistente nella fase di presentazione.Avrebbe preso il nome di "compare "e l'avrebbe conservato per tutta la vita.Il compare era visto con simpatia e riconoscenza perchè legato ad una esperienza unica per noi giovani.Quando andavi a visitare un'altra città non chiedevi dove fosse il museo o lo stadio ma il casino.In genere la richiesta veniva fatta per strada ad una persona adulta con voce fioca e con vergogna ma quasi sempre l'interpellato era prodigo di notizie ,felice di dare una indicazione capace di far felice un giovane.C'era più solidarietà una volta.Un giorno ,un triste giorno ,si sparse la voce che una parlamentare socialista,una rompicoglioni,aveva presentato un disegno di legge per chiudere i casini.Non potevamo crederci ma temevamo che potesse succedere.Esaminammo il problema e ritenemmo che sarebbe stato impossibile portare avanti una simile iniziativa.Chiudere i casini e poi le puttane dove sarebbero andate?E noi dove saremmo andati a sfogare la nostra libido?E le persone che non avevano una passabile prestanza fisica ?Il casino era una scuola di vita,abolire i casini sarebbe stato come abolire la scuola.Noi uomini,di tutte le età,eravamo contrari all'iniziativa ma non potevamo manifestare il nostro sdegno,per non essere linciati dalle mamme,dalle mogli ,dalle fidanzate.Tifavano tutte per l'iniziativa parlamentare(molte oggi mostrano pentimento).Ma mica saranno matti i parlamentari a mettersi contro i giovani e privarli di una legale scopata,dicevamo fra di noi .Nella nostra ingenuità giovanile non avevamo fatto i conti con l'ipocrisia delle due chiese:quella comunista e quella democristiana.La legge fu approvata e fu deciso di chiudere i casini alle ore 24 del 20 settembre 1958.Da quel momento la senatrice socialista divenne la donna più odiata del paese ma anche i parlamentari non brillarono per simpatia ai nostri occhi.La sera del 20 settembre decidemmo ,in undici, di partire per Rieti e fare l'ultima visita al casino.Il casino era gestito da una donna ,una bella donna che aveva il compito di disciplinare l'accesso alle camere del piacere.Una tenda veniva chiusa quando entravano personaggi di riguardo,ufficiali,impiegati,qualcuno mormorava anche preti.Quando entravi e ti mettevi seduto in attesa del tuo turno,non ti vergognavi,il casino creava solidarietà.Era anche possibile fare incontri imbarazzanti come quello che fece un mio amico con il padre.Si salutarono con un buonasera come se fossero estranei.Ma da quel giorno il mio amico non fu mai senza soldi.Il padre aveva comprato il suo silenzio.Ci accompagnò un amico fornaio con il furgoncino con il quale portava il pane.Salimmo in macchina fra grida di gioia ,tre davanti e nove dietro.Giunti a Porta romana ,non c'era ancora viale Matteucci,fummo fermati da due agenti della stradale .Un agente si avvicinò, vide che eravamo in tre e ci disse se eravamo matti .L'altro intanto aprì lo sportello posteriore,vide i nove passeggeri infarinati e minacciò che ci avrebbe portati tutti in questura. Ma dove cazzo andate ,ci chiese.Io,da poco diplomato ,mi feci coraggio e dissi che volevamo andare "a casino"per l'ultima volta ,era il 20 settembre,dopo poche ore l'avrebber0 chiuso per sempre.Simpatici i due poliziotti:"Non ci avevamo pensato,andate,andate e fatevi una scopata anche per noi ".La chiusura dei casini creò prese di posizioni violente.Indro Montanelli scrisse una bellissima novella dal titolo "Addio Wanda".Rivendicava alle puttane dei casini meriti patriottici per aver alleviato le sofferenze di tanti giovani sacrificati dal potere nella Grande Guerra.Nel fango delle trincee i nostri fanti attendevano con ansia di scendere a valle per andare a casino.Montanelli immaginò una mobilitazione generale dei soldati della Grande Guerra che,guidati da Cadorna e Diaz ,si sarebbero recati in parlamento per prendere a calci in culo gli autori del misfatto.Secondo il grande giornalista le puttane furono tra le protagoniste della Vittoria.Come sempre succede in Italia le puttane continuarono a fare le puttane,non più nel casino ma in comodi appartamenti.Le stesse che con mille lire offrivano la loro prestazione l'aumentarono a cinquemila e dovevi andare a trovarle a Terni .Erano le stesse.Iniziòl'inflazione selvaggia.Per legge fu abolita la prostituzione,bastava girarsi dall'altra parte e non vedere le giovani ragazze dell'Est che si mostravano quasi nude ai clienti eventuali.Avevamo chiuso i casini ma avevamo lasciato la prostituzione nelle mani di papponi e delinquenti.Agli inizi degli anni '90 ebbi un colloquio con il Ministro degli Interni e feci presente lo sconcio di giovinette ,molte minorenni,che stazionavano lungo la Salaria.Dissi al Ministro che dietro alle giovani c'era la delinquenza.Ma non sarebbe stato meglio riaprire i casini ,in forma sicuramente più moderna?Con voce stridula mi disse che non era possibile perchè la Chiesa sarebbe stata contraria.Ecco come è fatta l'ipocrisia.

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