sabato 21 febbraio 2009

De Gasperi e la legge truffa truffata.

Spesso nei dibattiti politici,con grande superficialità ,si fa riferimento alla legge Scelba definita allora ,si era nel '53,come legge truffa .In realtà Alcide De Gasperi si era reso conto che se il governo non avesse avuto una larga maggioranza parlamentare sarebbe stato assoggettato a mille ricatti con continue crisi ,che si verificarono puntualmente per oltre un quarantennio.Fotunatamente per l'Italia si ebbe sempre una grande continuità politica .La legge Scelba,presentata dal governo De Gasperi,prevedeva un premio di maggioranza del quindici per cento alla coalizione o alpartiti che avesse superato ,alle elezioni ,il cinquanta per cento più uno dei voti.Cosa diversa dalla legge fascista Acerbo che premiava con il 75% il partito o la coalizione che avessero superato il 25%.La legge fu definita dai comunsti e dai socialisti come "Legge truffa" .Nelle elezioni politiche del 1953 non passò per soli 57.000 voti su un totale di 27 milioni di voti validi.Ma si verificò uno strano fenomeno:l'aumento delle schede nulle superiori alle altre competizioni elettorali. Molti chiesero la revisione delle schede ma De Gasperi si oppose.Il grande uomo politico aveva uno spiccato senso dello Stato e capì che un risultato diverso avrebbe creato disordini in una piazza facilmente manovrata dai comunisti e dai socialisti.A distanza di anni un funzionario della Camera dei Deputati volle procedere ad una revisione delle schede nulle e si accorse che i voti validi avrebbero consentito di superare di gran lunga il 50% necessario all'approvazione della legge. La cosa ridicola è che i post-comunisti,alla soglia del potere,si sono prestati a diversi tentativi di modifica della legge elettorale.Allora finiamola con questo farisaico ritornello della legge truffa,spesso adoperato da giornalisti e uomini di cultura di grande notorietà.Povera Italia .

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